Intimidazioni. Distrutto da una bomba il ristorante del villaggio Guglielmo

Catanzaro Cronaca

Una bomba, ad altro potenziale, è stata fatta esplodere nella notte al ristorante del villaggio Guglielmo a Copanello di Stalettì e di proprietà degli imprenditori nel settore del caffè, Guglielmo; azienda gestita da Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro e gruppo industriale che già in passato era stato oggetto di un altro atto intimidatorio quando con un camion della torrefazione fu completamente distrutto da un incendio doloso. L’ordigno di stanotte ha danneggiato in modo rilevante la struttura del locale. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Soverato e delle stazioni competenti. Sul posto anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area.

E' stato di rabbia il commento di Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro, dopo l'attentato che ha devastato il ristorante del villaggio Guglielmo a Copanello di Stalettì, di cui è titolare. Un tweet dal tono inequivocabile per dire: "bastardi da noi non avrete nulla". (AGI)

ATTENTATO A RISTORANTE: SCOPPIO CAUSATO DA BOMBA ARTIGIANALE

h 16:43 | Saranno affidate presto alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro le indagini sull'intimidazione ai danni del villaggio Guglielmo di Copanello (Catanzaro). Un passaggio obbligato, vista la caratteristica dell'intimidazione. Intanto, i carabinieri della Compagnia di Soverato hanno avviato una serie di accertamenti investigativi, a partire dall'acquisizione di tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Si tratta di diversi punti di ripresa dai quali ci si augura possano emergere elementi utili per risalire all' autore dell'intimidazione. A questo si aggiunge il fatto che i militari dell' Arma hanno sentito oggi il proprietario della struttura turistica, Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro, e il socio. Davanti ai carabinieri è comparso anche il gestore della struttura, un imprenditore vibonese.

I carabinieri del nucleo investigazioni scientifiche hanno, invece, curato i rilievi sul luogo dell'attentato. Quasi sicuramente l'esplosione è stata provocata da un potente ordigno artigianale, caricato con molta polvere da sparo e collegato ad una miccia. L'ordigno è stato lasciato sul pianerottolo al primo piano dello stabile. L'esplosione ha provocato la rottura di una serranda di accesso al ristorante, quindi ha mandato in frantumi tutti i vetri dell'ala del locale. Danni ingenti, dunque, ma che comunque non compromettono l'avvio regolare della stagione estiva. (AGI)

h 17:47 | I primi elementi investigativi raccolti dai Carabinieri confermano dunque l'ipotesi dell'attentato intimidatorio. Ecco perché il sostituto procuratore di turno, Saverio Vertuccio, che nell'immediato ha iniziato a coordinare le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Soverato guidati dal capitano Saverio Sica, si appresta a trasmettere gli atti relativi al caso alla Direzione distrettuale antimafia, competente per tale tipo di reati che manifestano le tipiche modalità mafiose. (AGI)

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