Test manomessi all’Università di Catanzaro, due assoluzioni
È di due assoluzioni e tre dichiarazioni di non doversi procedere per prescrizione l'esito dei cinque giudizi abbreviati chiesti da imputati coinvolti nell'inchiesta sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per l'ammissione alle facolta' a numero chiuso di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo Magna Graecia di Catanzaro.
Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, in particolare, ha assolto per non aver commesso il fatto Manuela Costanzo e Caterina Rosselli, per le quali il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 2 anni di reclusione e 100 euro di multa ciascuno, mentre ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Lucia Muraca (chiesti 11 mesi di reclusione e 200 euro di multa), Davide Ricciardi (chiesti 1
anno e 4 mesi e 100 euro), e Daniela Corabi (chiesti 1 anno e 4 mesi e 100 euro). Furto aggravato era l'imputazione di cui i cinque rispondevano, dopo la modifica dell'iniziale accusa di peculato proposta dal pm al termine della requisitoria. Altri imputati coinvolti nella medesima inchiesta hanno scelto riti alternativi, e precisamente Emanuele Critelli e Antonietta Occhiuto, che lo scorso 27 maggio hanno chiesto di patteggiare 1 anno e 4 mesi di reclusione ciascuno, mentre tutto si era in precedenza gia' concluso per Valter Mancuso e Giuseppe Ingui'.
Lo scorso 9 maggio, infine, il giudice dell'udienza preliminare, Domenico Commodaro, ha anche rinviato a giudizio altre undici persone - il processo avra' inizio il 19 settembre prossimo davanti al tribunale collegiale - ed ha prosciolto l'ultimo dei ventuno imputati che in totale sono giunti nella sua aula, accogliendo le richieste formulate dal sostituto procuratore Paolo Petrolo, titolare del caso, che aveva chiesto il giudizio per gli indagati, tra ex studenti dell'Universita', genitori di questi ultimi e tecnici in servizio presso l'Ateneo - cui sono contestate accuse che vanno dal falso al peculato -, ed una sola sentenza di proscioglimento.
Secondo la ricostruzione accusatoria effettuata dagli inquirenti al termine delle indagini, presso l'Ateneo sarebbe esistito un sistema illecito stabile grazie al quale i testi delle prove per l'ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria venivano rubati in modo che i quesiti potessero essere comunicati prima degli scritti a candidati da agevolare, i quali li pagavano con soldi o favori. Fuori dal procedimento sono rimasti, invece, alcuni nomi eccellenti venuti alla ribalta nel marzo del 2009.
Quella in questione, in particolare, è la seconda tranche di un'indagine partita anni fa, il cui primo filone sfocio', nel settembre del 2008, nell'arresto di Valter Mancuso, addetto alla manutenzione delle aule all'Universita', e Antonio Cuteri, assistente tecnico dell'Ateneo addetto alle aule di Medicina, entrambi di Catanzaro, andati in carcere il primo ed ai domiciliari il secondo, mentre altri indagati vennero iscritti nell'apposito registro delle notizie di reato, relativamente alla presunta manomissione delle prove svoltesi il 4, 5 e 6 settembre 2007.
Secondo la Procura sarebbero stati loro due ad introdursi nelle sede della segreteria studenti, a via Smaldone, prelevando i plichi contenenti i test, in modo da conoscere in anticipo le prove per l'anno accademico 2007/08.
Per quella prima accusa di furto aggravato il processo a carico di Cuteri è finito, il 5 novembre 2010, con una condanna a tre anni e nove mesi di reclusione e 40.000 euro di risarcimento all'Ateneo "Magna Graecia", e prima di lui anche il coimputato Mancuso è stato condannato in primo grado, il 28 aprile del 2009, a tre anni di reclusione ed al risarcimento di 25.000 euro all'Universita', mentre in appello, il 5 novembre 2012, la pena è stata ridotta a due anni e quattro mesi di reclusione e 240 euro di multa.
Nel marzo 2010, poi, Cuteri è finito nuovamente in carcere in esecuzione di un ulteriore provvedimento cautelare (che ha portato in cella anche Mancuso, e poi tre persone ai domiciliari e quattordici sottoposte all'obbligo di presentazione alla P.G.) relativo alla tranche di indagini sulla presunta alterazione dei test di ammissione agli anni accademici dal 2005 al 2008, ma è stato in seguito rimesso in liberta' dal Tribunale del riesame. (AGI)