Cariati, il sindaco sulle elezioni regionali: “Il balletto delle date allontana la gente”

Cosenza Politica

Il nuovo governo regionale dovrà avere il volto della stabilità ed essere in grado di programmare ed attuare proposte, dovrà determinare una svolta reale e radicale nell’apparato politico – amministrativo; la parola spesa dovrà essere associata a qualità, dovrà prendere il posto dei finanziamenti a pioggia che creano solo clientelismi, e dovrà essere mirata sulle potenzialità finora inespresse proprio per la carenza di programmazione. “Rifiuti, sanità, servizi, trasporti e giustizia. – Per il sindaco Filippo SERO è superfluo sottolineare che dovranno essere, queste e non altre, le priorità della prossima giunta regionale. Ma quello da cui si dovrà partire è un nuovo approccio al governo della burocrazia.

Una svolta vera è ciò che serve per evitare che permanga ancora quel senso di pessima continuità trasversale alla quale i governi di centro destra e centro sinistra ci hanno abituato ad assistere. Perché diciamocelo – dice Sero – in questi anni abbiamo avvertito spesso che tra una nuova amministrazione regionale e l’altra, poco o niente fosse cambiato. L’apparato burocratico – insiste il Sindaco – deve essere rivisitato sulla base della competenza, dell’efficacia e dell’efficienza. Questo, il punto di partenza. Il secondo passo è quello di saper dimostrare la capacità di confrontarsi con il governo nazionale e, soprattutto, con le istituzioni comunitarie.

Siamo in pieno clima elettorale – aggiunge il Primo Cittadino – ed assistiamo quotidianamente sui media al confronto tra candidati, quando ancora non sappiamo se e quando si andrà a votare per le primarie. Questo balletto di date e di altro, purtroppo, non fa che provocare ulteriore confusione nell’elettorato, sicuramente sconcertato da questa continua indecisione. La base, la gente chiede certezze, rottura col passato, capacità di anticipare il futuro senza dover rincorrere le continue emergenze o raccontarci ex post le tante, troppe occasioni perse, come nel caso ormai storico dell’inutilizzo delle ingenti risorse europee. L’assenza di confronto sui contenuti e nel merito delle soluzioni è un segnale (mi auguro non un sintomo!) che preoccupa.

Spesa di qualità. Se guardiamo alle altre regioni anche vicine a noi, penso anche alla Puglia o alla Basilicata – così il Sindaco – scopriamo che altrove, diversamente dalla Calabria, sono stati capaci di sfruttare fondi europei per realizzare, faccio solo degli esempi, infrastrutture strategiche per i turismi. Aeroporti, viabilità, strade. Tutti elementi che concorrerebbero, nella nostra regione, a superare gap storici. La Calabria non ha più possibilità di sbagliare e la sua classe politica deve rendersene conto, dimostrando anche in questa fase che si ha bene in mente la portata e la gravità della sfida epocale in atto”.