Eventi, Cosenza: spenti i riflettori sulla Festa delle Invasioni 2014
Spenti i riflettori sulla Festa delle Invasioni 2014, l’Amministrazione comunale di Cosenza - attraverso l’assessore agli eventi Rosaria Succurro – ringrazia quanti hanno lavorato alla buona riuscita della manifestazione, complessa da gestire sul piano tecnico-organizzativo, che ha coinvolto anche tanti amministrativi del settore cultura. “Sono soddisfatta del lavoro della macchina comunale – commenta la Succurro – ripagato da un’affluenza di pubblico che ancora una volta ha apprezzato il livello di un evento culturale che coglie sempre nel segno”.
Interviene anche l’assessore Geppino De Rose, tra le cui deleghe ricade quella alla scuola che in questa edizione di Invasioni ha avuto un ruolo da protagonista. "Si conclude un Festival ma si riapre con forza una mission cara alla nostra amministrazione – afferma De Rose - sperimentare sui linguaggi e fare dell'innovazione,anche quella artistica, un modello di governo locale.
Non amo l'autoreferenzialità e quindi, piuttosto che celebrare i successi di questa edizione, pure evidenti, vorrei sottolineare un possibile percorso futuro. Più spazio alla transdisciplinarietà nei linguaggi culturali e declinazione delle nostre politiche su identità, sostenibilità e smart city anche in chiave artistica".
“La Festa delle Invasioni 2014 ha vissuto un doppio livello – commenta invece il suo fondatore e direttore artistico, Franco Dionesalvi - , uno verticale, con la riflessione sul nostro rapporto con l’arte che ha investito centinaia di persone, con mostre a diversi livelli, da quelle degli artisti consolidati a quelle degli studenti, dei detenuti, dei disagiati mentali, che si sono svolte in tanti luoghi del centro e delle periferie della città.
Un secondo livello, orizzontale, che tradizionalmente ha usato la scenografia del centro storico, con undici serate di spettacoli, coi gazebo e la gente sulle gradinate: tutti diversi, dal rock al teatro di ricerca, dal country al blues, ma tutti fortemente meditati, mai casuali, voluti per dare divertimento ma anche per stimolare riflessioni, emozioni e partecipazione. Invasi e auto-invasi dall’arte – conclude Dionesalvi . Ora le luci si spengono, ma credo che quanti hanno partecipato adesso si sentano intimamente un po’ più ricchi e un po’ meno soli”.