Valentino (Cgil): “La riforma della Province ha indebolito i cittadini”
“Le vicende di queste ore bastano ad intuire su quale binario si trova il treno del cambiamento in chiave renziana dell'Italia. A Catanzaro c'erano i nuovi consiglieri provinciali e il Presidente, lo spumante, i festeggiamenti e gli applausi mancava solo il popolo sovrano a coronare il trionfale risultato.
Questa volta però non si può leggere l'assenza delle masse come un ulteriore segno della distanza tra i cittadini e la politica. È stata la politica a tenere a debita distanza il popolo”. E’ quanto afferma Giuseppe Valentino, segretario Generale CGIL Catanzaro - Lamezia
“E' così che le Province son state abolite, impedendo ai cittadini il controllo e l'esercizio democratico attraverso il voto. A chi risponderà la nuova assise provinciale? Ai propri elettori, che non sono i cittadini. Le province, la loro organizzazione, le risorse pubbliche che utilizzeranno non sono più affare del popolo, appartengono ai partiti, alla politica. Per questo nell'arena ad attendere lo scrutinio c'erano solo politici vecchi ed aspiranti tali, burocrati, e supporter, galoppini... se non fosse stato per l'ennesimo spettacolo gratuito, offerto dal Sindaco di Catanzaro, in pochi avrebbero saputo che da oggi c'è un nuovo Presidente.
Lo spaghetti western alla catanzarese, pugni e fagioli, ha avuto il pregio di mettere in risalto nei confronti dei cittadini, quale fosse la vera sfida sul tavolo della Provincia, come è stata giocata la campagna elettorale e con quali strumenti. La cosa meno reale di questa competizione erano i comunicati stampa dei candidati, e lo scambio di opinioni, anche accese, sui giornali; in realtà la campagna elettorale è stata giocata comprendendo nelle argomentazioni per invogliare gli elettori non le qualità, il merito, i programmi bensì le candidature e gli assetti futuri per le elezioni Regionali, compresi ruoli e funzioni in Enti strumentali.
Se si pensa, che lo stesso sistema, ammesso che le riforme annunciate dal Governo andranno avanti, riguarderà l'elezione del Senato della Repubblica, si annunciano giorni bui per la nostra democrazia, ingessata ormai dentro le stanze segrete dei partiti politici. A noi cittadini lasceranno l'onere di pagare il biglietto ma con il privilegio di poter assistere allo spettacolo rimanendo comodamente seduti a casa propria.
La CGIL, di contro, crede che la riforma delle Province, così come le altre annunciate, hanno il comune denominatore di indebolire i cittadini, i lavoratori, i giovani ed i pensionati, peggiorando la loro condizione economica e sociale. Per contrastare le politiche sbagliate del Governo sul lavoro, la scuola, la giustizia, l'economia la CGIL continua la propria azione di ascolto tra i cittadini e la propria iniziativa, che culminerà nell'imponente manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, per la quale, anche a Catanzaro stanno aderendo numerosi lavoratori”.