Lo Schiavo: “Investire sull’acqua”
“I recentissimi sviluppi delle indagini giudiziarie che riguardano il cosiddetto “Sistema Alaco” riportano drammaticamente d’attualità l’annosa problematica della qualità e della fruizione dell’acqua nella nostra città, la cui risoluzione deve rappresentare, per quanto di competenza dell’ente comunale, un’assoluta priorità per la nuova Amministrazione”. L’ha detto Antonio Lo Schiavo, candidato del Pd alle primarie di Vibo Valentia
“Partendo da un utilissimo strumento che la nostra città possiede ma che, finora, è stato totalmente ignorato dalla politica. Mi riferisco al “Gis” (Geographic information system) predisposto alcuni anni addietro dall’Ato, vale a dire alla mappatura informatica delle rete idrica che ci consente la conoscenza puntuale dell’intero sistema di distribuzione, mettendoci nelle condizioni di rilevare eventuali perdite, guasti e disservizi. Sempre grazie a questo studio sappiamo già che il 46% della risorsa idrica che viene immessa nella rete cittadina va dispersa a causa di perdite, con il conseguente aggravio di spesa per le casse comunali.
Vi è poi un finanziamento di circa 3,5 milioni di euro fermo alla Regione Calabria e destinato alla rete idrica comunale che, una volta sbloccato, potrebbe essere utilizzato per realizzare interventi mirati, non solo dal punto di vista strutturale ma anche idraulico, consentendoci di evitare i frequenti problemi di distribuzione nonché di ottimizzare il servizio nel rispetto dei parametri di legge per portata, pressione e qualità dell’acqua. Su quest’ultimo aspetto bisognerà dare piena applicazione alla norma che dispone le analisi in autotutela da parte del Comune, dando ampia diffusione e pubblicità ai risultati.
È chiaro che tutti gli interventi che il Comune potrà e dovrà predisporre sul tema dell’acqua, a poco varranno se non verrà garantita piena sicurezza e qualità a partire dalle fonti di approvvigionamento. Su quest’ultimo aspetto riponiamo, ovviamente, piena fiducia nell’operato della magistratura che farà luce sugli inquietante aspetti messi in evidenza dall’inchiesta Alaco”.