Inchiesta “Acqua sporca”, 16 rinvii a giudizio: anche il sindaco Abramo
Il gup del Tribunale di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio 16 indagati coinvolti nell'inchiesta della Procura denominata "Acqua sporca" e che intende far luce sull'avvelenamento del bacino idrico dell'Alaco, la diga che fu sequestrata nel maggio 2012 e che serve di acqua potabile i comuni della provincia vibonese e quelli della fascia jonica del catanzarese e del reggino.
A vario titolo gli indagati devono rispondere dei reati di avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione. Nell’inchiesta si sono costituiti parte civile il Comitato civico Pro Serre, Legambiente, il Codacons Calabria, Articolo 32 e l’Adoc Vibo Valentia.
Ad essere stati rinviati a giudizio sono Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro e in qualità di presidente della Sorical; Giuseppe Camo, della Sorical; Maurizio Del Re e Sergio De Marco, della Sorical; Giulio Ricciuto, responsabile degli impianti di potabilizzazione; Ernaldo Biondi, Sorical Vibo; Vincenzo Pisani, addetto alle analisi di laboratorio e trattamento delle acque; Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani, responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno; Roberto Camillen, responsabile pro tempore del settore manutentivo del Comune di Serra; Francesco Catricalà, dirigente dell’Asp di Soverato; Fortunato Carnovale, dirigente Asp Vibo; Rosanna Maida, dirigente servizio prevenzione e promozione salute del settore Area-Lea; Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.