Papa: Galantino, ha lasciato Cassano per obbedienza
Da Papa Francesco la Chiesa italiana certamente ha ricevuto "una scossa", grazie "alla forza dei suoi convincimenti, della sua testimonianza, delle sue parole e dei suoi gesti". Ne è convinto il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino.
"Noi questa scossa la avvertiamo", ha detto il presule a margine dalla presentazione del volume "Il fuoco e la brezza del vento. Cinema e preghiera", firmato dal teologo Dario Cornati e da monsignor Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano.
Secondo monsignor Galantino, "il Papa divide, nel senso che incoraggia chiunque con chiarezza indica un percorso, chiunque cerca di lavorare perché si evitino zone d'ombra e connivenze di nessun genere". Attenzione, dunque, a non creare nessuna "cesura" tra i temi che Francesco tocca con chiarezza nel suo magistero. "La Chiesa ha la sua vita, continua a camminare con fedeltà a Vangelo", ha assicurato il segretario generale della Cei, "fa comprendere bene quali siano i contorni della realtà".
Rispondendo ai giornalisti, Galantino ha confidato di aver dovuto lasciare la guida della diocesi di Cassano all'Jonio per obbedienza al Papa che vedendolo andare e venire ogni settimana dalla Calabria gli aveva detto: "ti voglio vivo, mica morto". Presentando il libro, il segretario Cei si è soffermato sul rapporto tra cinema e preghiera, "realtà che sembrano fatte per starsene per conto loro" e che invece, coniugandosi, in alcune opere come il film "Uomini di Dio", che racconta il martirio dei monaci di Thibirine, ci mostrano che è possibile dare "un senso nuovo e coraggioso alla propria vita". (AGI)