Papa Francesco in Calabria | DIRETTA LIVE |
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DELLA SANTA MESSA A SIBARI
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18:06 | L'elicottero dell'Aviazione Militare che riporta Papa Francesco in Vaticano è partito dalla Piana di Sibari, con 4 minuti di anticipo sull'orario previsto delle 18. "Vi ringrazio per la calda accoglienza", si è congedato il Pontefice dai 250 mila fedeli che hanno partecipato al rito.
17:56 | Papa Francesco ha chiesto ai mafiosi di convertirsi - senza però parlare esplicitamente di scomunica come questa sera - anche lo scorso 21 marzo, in occasione del suo incontro con le vittime alla chiesa romana di San Gregorio VII. "Convertitevi c'è tempo per non finire nell'inferno, che è quello che vi aspetta se non cambiate strada", le dure parole rivolte al termine della veglia di preghiera "ai grandi assenti, ma protagonisti: uomini e donne di mafia". "Per favore cambiate vita! Convertitevi, fermate di fare il male! Noi preghiamo per voi: convertitevi ve lo chiedo in ginocchio è per il vostro bene", ha ripetuto. "Questa vita che vivete - ha continuato con voce profonda Francesco - non vi darà felicità, gioia. Potere e denaro che avete adesso da tanti affari sporchi, dai crimini mafiosi sono denaro insanguinato, potere insanguinato non potrai portarlo all'altra vita".
"Avete avuto un papà e una mamma pensate a loro e convertitevi", ha continuato Bergoglio. Con parole simili ma con un tono molto più drammatico, aveva chiesto la conversione dei mafiosi anche San Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi: "Nel nome di questo Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via, verità e vita, lo dico - aveva detto - ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio!". "Dio ha detto una volta: non uccidere!". "Non può l'uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione? mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!", aveva detto. "Questo popolo, popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che da' la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte!", erano state ancora le parole di Wojtyla.
"Grazie, non posso bere il vino. Debbo celebrare. Se bevo poi mi metto a cantare alla messa". Con queste parole Papa Francesco ha declinato l'offerta di un po' di vino nel pranzo con i poveri e gli ex tossicodipendenti.
17:34 | "Incoraggio tutti a testimoniare la solidarietà concreta con i fratelli, specialmente quelli che hanno più bisogno di giustizia, di speranza, di tenerezza". Papa Francesco ha concluso con questo messaggio la sua omelia sulla piana di Sibari, un territorio molto penalizzato dalla crisi economica, anche con la chiusura della "Insud". "Grazie a Dio ci sono tanti segni di speranza nelle vostre famiglie, nelle parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti ecclesiali", ha detto il Pontefice salutando "pastori e fedeli della Chiesa in Calabria, impegnata coraggiosamente nell'evangelizzazione e nel favorire stili di vita e iniziative che pongano al centro le necessità dei poveri e degli ultimi".
Il Papa ha rivolto le sue parole di incoraggiamento "anche alle autorità civili che cercano di vivere l'impegno politico e amministrativo per quello che e', un servizio al bene comune". "Il Signore Gesù' non cessa di suscitare gesti di carità nel suo popolo in cammino!", ha continuato Francesco indicando come "un segno concreto di speranza" l'iniziativa Cei-Caritas del Progetto Policoro, "per i giovani - ha detto - che vogliono mettersi in gioco e creare possibilita' lavorative per sé e per gli altri".
"Voi, cari giovani -ha continuato - non lasciatevi rubare la speranza! Adorando Gesù' nei vostri cuori e rimanendo uniti a Lui saprete opporvi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello". "Cari fratelli e sorelle, l'Eucaristia - ha infine concluso il Papa - ci ha raccolti insieme. Il Corpo del Signore fa di noi una cosa sola, una sola famiglia, il Popolo di Dio riunito attorno a Gesù', Pane di vita. Quello che ho detto ai giovani lo dico a tutti: se adorerete Cristo e camminerete dietro a Lui e con Lui, la vostra Chiesa diocesana e le vostre parrocchie cresceranno nella fede e nella carità, nella gioia di evangelizzare. Sarete una Chiesa nella quale padri, madri, sacerdoti, religiosi, catechisti, bambini, anziani, giovani camminano l'uno accanto all'altro, si sostengono, si aiutano, si amano come fratelli, specialmente nei momenti di difficoltà".
17:11 | "Tutto quello che le mani possono fare è accarezzare. La malattia è brutta, ma le mani sono onnipotenti. La carezza delle mani di Dio arrivano nel profondo dell'anima". Lo ha detto Papa Francesco all'Hospice di Cassano Jonio, stamani, quando il direttore del centro ha regalato al Pontefice un quadro raffigurante l'ospedale avvolto da due mani.
16:53 | "Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza e la vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La 'ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune". Sono parole di Papa Francesco, aggiunte al testo dell'omelia della messa celebrata sulla piana di Sibari davanti a 250 mila fedeli giunti da tutta la Calabria.
"Questo male - ha scandito - va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no. La Chiesa, che so tanto impegnata nell'educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare".
"Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati". Lo ha detto Papa Francesco parlando della 'ndrangheta nell'omelia della messa celebrata per 250 mila persone nella piana di Sibari.
16:50 | Sono oltre 250 mila i fedeli presenti alla messa del Papa sulla Piana di Sibari. Lo rendono noto le autorità locali. Nei giorni scorsi erano stati diffusi più di 100 mila pass.
16:46 | In Calabria "la malavita organizzata rallenta i processi di crescita non solo economici. Si nutre di soldi e malaffare ma anche di coscienze addormentate e perciò conniventi". È stata questa la forte denuncia di monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano Jonio e segretario della Cei, nel suo saluto a Papa Francesco all'inizio della messa sulla Piana di Sibari. "Anche la Chiesa talvolta per stanchezza rallenta il suo passo", ha aggiunto il presule.
Dopo aver parlato della "fatica" con la quale talvolta si vive in questa "bella parte della Penisola", Galantino si è soffermato sul motto del viaggio scelto dallo stesso Bergoglio: "Vengo per chiedere scusa", e che si riferisce alla decisione di affidare al vescovo diocesano il servizio di segretario Cei. "Anche io - ha detto Galantino - voglio pubblicamente chiedere scusa a tutti coloro che in questo periodo attratti dal fascino evangelico che promana dalla sua persona, avevano chiesto di poterla incontrare, spesso con storie di sofferenza di giovani e malati, segnate dalla disperazione: tanti davvero tanti e tutti meritevoli. Ma ho dovuto dire che non era possibile, tanti hanno capito e qualcuno non ha capito e hanno detto che l'avrebbero scritto sui giornali".
16:38 | Lungo il tragitto in auto da Cassano Jonio verso Marina di Sibari, il Papa ha compiuto una sosta davanti alla chiesa parrocchiale San Giuseppe, nella frazione Lattughelle, dove il 3 marzo scorso è stato assassinato il sacerdote diocesano Padre Lazzaro Longobardi. "La sosta del Papa a San Giuseppe - afferma don Francesco Faillace, che attualmente guida la comunità ecclesiale - è un segno significativo: ci insegna a non aver paura di donare la vita, ma ci chiama anche a saper costruire gesti di gioia su quelle esperienze negative che lasciano ferite, come è stata per noi l'uccisione di padre Lazzaro".
All'indomani dell'omicidio, il sacerdote fu anche calunniato dai media che alla ricerca di un movente ipotizzarono scenari inesistenti. Lo stesso monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario della Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuto in proposito: "padre Lazzaro - sono state le parole del segretario della Cei - ha pagato con la vita la sua coerenza e l'amore per gli ultimi". Dalle indagini infatti viene fuori che l'omicidio a sprangate è stato possibile perché la vittima si fidava del giovane.
E risulta che una svolta alle attività investigative è stata impressa dalla collaborazione di un altro giovane migrante, uno dei tantissimi che padre Lazzaro aveva sostenuto nel loro percorso di inserimento. "Quanto va emergendo dall'inchiesta in corso - ha assicurato il presule - ci restituisce di padre Lazzaro l'immagine di un cristiano riservato ma tutto d'un pezzo, di quelli dei quali hanno necessità una società senza più punti di riferimento e una Chiesa bisognosa, in alcune sue componenti, di osare di più per il Vangelo. Il nostro confratello s'è speso senza riserve per gli ultimi e da uno di loro sarebbe stato ucciso, ma nel suo sangue cresce già la speranza del cambiamento".
Nella sosta alla parrocchia di padre Lazzaro, Francesco e il vescovo Nunzio Galantino sono entrati in chiesa da soli per pregare. Poi, risaliti sulla Ford Focus, hanno raggiunto la spianata di Sibari.
16:20 | A tavola, Francesco e i suoi commensali hanno assaggiato un tipico menù calabrese, con antipasto di salumi e formaggi, un primo a base di fusilli (impastati a mano con acqua e farina) con sugo di salsiccia e melanzane, un secondo di arrosto di vitello, con contorno di patate arrosto, infine macedonia di frutta e gelato. "Forte è colui che una volta caduto riesce a rialzarsi", ha detto il Papa ai poveri ed agli ex tossicodipendenti, con ciascuno dei quali ha scambiato qualche frase. "Il Papa è riuscito a rendere anche questo momento semplice, gioviale, senza nulla di cerimoniale", ha detto la responsabile della Comunità Saman, Fiammetta De Salvo.
16:05 | Segui la diretta straming della Santa Messa a Sibari | GUARDA |
15:49 | On line il video del Papa a Cassano | GUARDA |
15:38 | Papa Francesco ha pranzato nel seminario di Cassano Jonio con alcuni dei poveri assistiti dalla Caritas diocesana e con alcuni ragazzi ospiti della Comunita' terapeutico-riabilitativa Saman. Uno di loro, Giuseppe, ex tossicodipendente, si è detto felice di poter conoscere il Papa, "una persona che si interessa a chi ha bisogno, fa del bene a chi ne ha bisogno e per me - ha detto alla Radio Vaticana - questa è una cosa bellissima!".
Papa Francesco, diretto a Sibari dove celebrerà la messa sulla piana che guarda verso il Mar Jonio, si è poi fermato dinanzi la sede della Comunità Saman, ha fatto fermare la Ford Focus su cui viaggia, per rivolgere un saluto agli ospiti e al personale della Comunita' fondata da Mauro Rostagno ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988.
A Pantano Rotondo, a 2 chilometri dal centro abitato di Sibari, Papa Francesco ha fatto fermare la marcia dell'auto su cui viaggia diretto all'area della santa messa, per dare un saluto e un abbraccio a una bambina microcefala.
14:40 | Dopo l'incontro con il clero in Cattedrale il Papa è arrivato al seminario diocesano per il pranzanzo con i poveri della Caritas e i rappresentanti della comunità Saman Mauro Rostagno di Cassano.
12:59 | On line il video dell’arrivo del Papa a Castrovillari | GUARDA |
12:45 | "Quando noi preti stiamo davanti al tabernacolo, e ci fermiamo un momento li, in silenzio, allora sentiamo lo sguardo di Gesu' nuovamente su di noi, questo sguardo ci rinnova, ci rianima", ha confidato il Papa al clero clabrese. "Certo - ha aggiunto - a volte non èfacile rimanere davanti al Signore; non è facile perchè siamo presi da tante cose, da tante persone; ma a volte non è facile perchè sentiamo un certo disagio, lo sguardo di Gesù ci inquieta un po', ci mette anche in crisi... Ma questo ci fa bene!". Bergoglio ha poi insistito sulla "gioia del sacerdozio" e sulla "bellezza della fraternita'", cioè "dell'essere preti insieme, del seguire il Signore non da soli, non uno a uno, ma insieme, pur nella grande varietà dei doni e delle personalità; anzi, proprio questo arricchisce il presbiterio, questa varietà di provenienze, di età, di talenti... E tutto vissuto nella comunione, nella fraternità".
"Anche questo - ha ammesso Papa Francesco - non è facile, non è immediato e scontato. Prima di tutto perchè anche noi preti siamo immersi nella cultura soggettivistica di oggi, questa cultura che esalta l'io fino a idolatrarlo. E poi a causa di un certo individualismo pastorale che purtroppo è diffuso nelle nostre diocesi". "A tutto questo dobbiamo reagire - ha esortato rivolto ai sacerdoti riuniti nella Cattedrale di Cassano - con la scelta della fraternità". "Intenzionalmente - ha precisato - parlo di 'scelta': non puo' essere solo una cosa lasciata al caso, alle circostanze favorevoli. No, è una scelta, che corrisponde alla realtà che ci costituisce, al dono che abbiamo ricevuto ma che va sempre accolto e coltivato: la comunione in Cristo nel presbiterio, intorno al vescovo. Questa comunione chiede di essere vissuta cercando forme concrete adeguate ai tempi e alla realtà del territorio, ma sempre in prospettiva apostolica, con stile missionario, con fraternita' e semplicita' di vita". (AGI)
12:36 | Durante il tragitto verso l’Hospice il Papa si è fermato abbracciando e baciando una bimba dal nome emblematico, Greta Lourdes, nata appena l’11 febbraio scorso. Poi si è diretto nella Cattedrale al suono delle campane in festa e da un lancio di palloncini bianchi e gialli. Nell’Hospice Francesco ha salutato il responsabile Francesco Nigro Imperiale ed a fatto visita alle stanze incontrando i degenti ed i loro familiari.
12:35 | Il santo padre, che ha iniziato la sua visita pastorale nella provincia di Cosenza facendo visita alla casa circondariale di Castrovillari, si è e successivamente spostato nel Comune di Cassano dove è atterrato con elicottero dell'Aeronautica militare presso lo stadio comunale accolto da circa 100 persone posizionate sulle tribune e dalle autorità Provinciali. Su entrambe le elisuperfici il Santo Padre ha salutato i vigili del fuoco presenti rigraziandoli per il prezioso servizio che quotidianamente svolgono.
12:30 "Dio mai condanna, mai perdona soltanto. Il Signore ci dice: io ti perdono, ma adesso tu vieni con me". Sono parole che Papa Francesco ha aggiunto a braccio al suo discorso ai detenuti del carcere di Castrovillari.
12:26 | "Siate vicini alle famiglie. Sia alle famiglie come istituzione sia alle famiglie in crisi". Lo ha detto Papa Francesco ai sacerdoti nella Cattedrale di Cassano
12:05 | Papa Francesco ha chiesto oggi a ogni prete di compiere il suo esame di coscienza. "Nel silenzio della preghiera - ha detto nella Cattedrale di Cassano Jonio - Gesù ci fa vedere se stiamo lavorando come buoni operai, oppure forse siamo diventati un po' degli 'impiegati'; se siamo dei 'canali' aperti, generosi attraverso cui scorre abbondante il suo amore, la sua grazia, o se invece mettiamo al centro noi stessi, e così al posto di essere 'canali' diventiamo 'schermi' che non aiutano l'incontro con il Signore, con la luce e la forza del Vangelo".
11:55 | "Nella visita al carcere di Castrovillari, "il momento più emozionante è stato certamente quello in cui Francesco ha salutato una per una le donne, le quali inoltre piangevano e raccomandavano al Papa i propri figli. Francesco le ha abbracciate e baciate sulle guance". Lo ha detto il vescovo Nunzio Galantino, riferendo anche che ha conclusione del suo discorso Francesco ha aggiunto una supplica: "Pregate per me, perchè anche io faccio i miei sbagli e debbo fare penitenza".
11:45 | Il Papa è nella cattedrale di Cassano
11:13 | Terminata la visita del papa all'Hospice San Giuseppe Moscati.
10:52 | Ad accogliere il Papa al suo arrivo a Cassano, il sindaco Gianni Papasso. Dopo l’atterraggio ha preso in braccio una bimba baciandola dopodiché è salito in auto per raggiungere l’Hospice San Giuseppe Moscati per l’incontro con i degenti ed il personale medico.
10:28 | Il papa è atterrato nello stadio di Cassano. Intanto, nel carcere di Castrovillari ha incontrato anche il papà e le due nonne del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e poi a Cassano allo Jonio. Francesco, riferisce il vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Ciro Benedettini, ha espresso vicinanza alla mamma del bimbo ucciso sperando che episodi del genere non si ripetano più. "Mai più vittime della 'ndrangheta" ha detto Francesco aggiungendo che "non deve mai succedere una cosa del genere nella società e che ha pregato molto e sta pregando per Cocò e per tutti i bambini vittima di questa sofferenza".
10:26 | "Il primo gesto della mia visita pastorale è l'incontro con voi detenuti e voi operatori della Casa circondariale di Castrovillari". Papa Francesco ha salutato così i 180 reclusi che lo hanno invitato e accolto oggi. "In questo modo - ha spiegato - vorrei esprimere la vicinanza del Papa e della Chiesa ad ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere, in ogni parte del mondo". "Gesù ha detto: 'Ero in carcere e siete venuti a trovarmi'", ha ricordato il Pontefice sottolineando che "un vero e pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano". "In questo cammino - infatti - entra anche l'incontro con Dio, la capacità di lasciarci guardare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e di perdonare i nostri errori". (Agi)
10:08 | Troppo spesso "l'esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l'individuo e per la società". Lo ha affermato Papa Francesco nel suo saluto ai detenuti di Castrovillari sottolineando quanto sia centrale anche "il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e l'esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena". "Questo aspetto della politica penitenziaria è certamente essenziale - ha detto papa Francesco - e l'attenzione in proposito deve rimanere sempre alta. Ma tale prospettiva non è ancora sufficiente, se non è accompagnata e completata da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società".
10:06 | Il papa ha terminato la sua visita nel penitenziario di Castrovillari e sta per ripartire in elicottero alla volta dello stadio di Cassano dove lo attendono un miglialio di fedeli. L'arrivo è previsto per le 11. Prossima tappa di bergoglio l'Hospice San Giuseppe Moscati dove incontrerà i degenti e poi si dirigerà in auto, alla Cattedrale (alle 12)
09:42 | Una società privata di trasporti ha istituito un servizio navetta da Sibari all'area messa. Previsti collegamenti da e per l'area da e per la stazione ferroviaria ed i rioni Centro Servizi e Via Taranto, oltre che dal piazzale Sibacioc. Dalle 8 alle 14 le navette viaggeranno in direzione dell'area messa. Al termine della visita del Papa e fino a notte copriranno il percorso in senso inverso. Il biglietto di andata e ritorno costa 2 euro.
09:24 | Ad accogliere Bergolio, mons. Galantino. Il Santo padre si dovrebbe intrattenere nel carcere per circa 40 minuti. Accoglienza calorosa da parte dei presenti ed il Papa non si è sottratto, come sua abitudine, a strette di mano e saluti cordiali con i fedeli, compresi alcuni malati che si sono radunati all’esterno del penitenziario. All'ingresso, ad attenderlo, il direttore del carcere, Fedele Rizzo. Nel cortile interno il Papa ha incontrato quindi i detenuti, circa 200 uomini e donne, e gli Agenti di Polizia Penitenziaria
09:12 | Papa Francesco è atterrato a Castrovillari a bordo di un elicottero dell'Aviazione Militare.
09:00 | È il grande giorno per la Calabria ed il cosentino in particolar modo. Papa Francesco è oggi nella nostra regione e tutto è pronto ad accoglierlo in un grande abbraccio di fede. Attesi 200 mila pellegrini da tutta la regione, e non solo, che parteciperanno alla Santa Messa di questo pomeriggio a Sibari (16.30).
Il Santo Padre è partito alle 7,25 dall’Eliporto del Vaticano ed atterrerà a breve, sempre in elicottero, nel piazzale del carcere di Castrovillari. Intanto in molti si sono radunati davanti al carcere, prima tappa della visita del pontefice e dove Francesco incontrerà detenuti, dipendenti e familiari. Intorno alle 8.30 è arrivato anche monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario della Cei. Ieri, nel pomeriggio, ha fatto il suo arrivo a Sibari anche la Papamobile, l’auto su cui il pontefice farà il suo giro per le strade di Cassano e che ha suscitato la curiosità di molti presenti.