Confiscati beni per un 1mln di euro a esponente cosca Bruzzise
La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha confiscato beni per un valore di un milione di euro, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria (Sezione Misure di Prevenzione), nei confronti di un presunto esponente di vertice della cosca di ‘ndrangheta “Bruzzise”, attiva nel territorio di Barritteri di Seminara.
L’esponente sarebbe coinvolto nell’operazione denominata “Cosa Mia”, che avrebbe consentito di accertare come il contesto generale dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fosse stretto nella morsa delle organizzazioni criminali collegate alle cosche Gallico e Bruzzise.
I beni sequestrati sono riconducibili ad Antonio Bruzzise, attualmente detenuto, è stato condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Palmi alla pena di anni 16 di reclusione, per aver preso parte, in qualità di organizzatore, alla presunta associazione a delinquere di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “Bruzzise”.
Le indagini patrimoniali, condotte dal locale Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, avrebebro dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti dal proposto e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto del reimpiego di capitali illeciti.
Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze delle investigazioni, ha disposto la confisca dei seguenti beni: 1 appartamento e 1 immobile adibito ad autorimessa, ubicati a San Giorgio di Mantova; 1 terreno, composto da lotto area edificabile e fabbricato rurale, ubicato a San Giorgio di Mantova; impresa individuale “Macrì Maria Teresa”, con sede a Seminara, operante nel settore del trasporto di merci su strada; 7 beni mobili registrati (semirimorchi e trattori stradali), strumentali all’attività dell’impresa “Macrì Maria Teresa”.
(ultimo aggiornamento 12:33)