Inchiesta Anas: avvocato Battaglia ammette e torna in libertà
È tornato in libertà l'avvocato catanzarese Eugenio Battaglia, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine su alcuni dirigenti Anas. Lo ha deciso il gip Giulia Proto al termine dell'interrogatorio di garanzia reso da Battaglia a palazzo di giustizia. L'indagato, accusato dalla Procura di aver consegnato il 12 maggio scorso 25mila euro al funzionario Anas Giovanni Parlato, per conto dei fratelli Silvagni in relazione all'esproprio di un terreno a Falerna (Catanzaro), ha ammesso i fatti a lui contestati. Il giudice ha ritenuto così che siano venute meno le esigenze cautelari e ha disposto la revoca del provvedimento restrittivo senza alcun ulteriore vincolo.
Imprenditore Bosco al gip, io vittima concussione | Ha respinto l'accusa di corruzione l'imprenditore catanese della Tecnis spa Concetto Bosco, finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui dirigenti Anas.
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia reso al gip Giulia Proto, Bosco ha spiegato di non aver a che fare con alcun episodio corruttivo (contestato anche a Domenico Costanzo, titolare della Cogip spa), precisando di essere vittima, al massimo, di una concussione. In particolare, Bosco ha voluto raccontare al giudice come funzionavano i rapporti tra imprenditori e i dirigenti Anas finiti in carcere, con i primi, a suo dire, costretti ad assecondare le richieste dei secondi per poter lavorare o sbloccare i contenziosi pendenti.
Bosco, in relazione alla rapida definizione del procedimento legato alla variante di Morbegno, ha pure escluso qualunque coinvolgimento di Luigi Giuseppe Meduri, l'ex sottosegretario alle Infrastrutture, anche lui ai domiciliari: "Mai avuto contatti con lui", ha precisato. Sullo stesso argomento, ieri, Costanzo ha invece preferito avvalersi della facoltà di non rispondere in attesa di conoscere meglio di atti raccolti a suo carico dalla Procura di Roma.(AGI)