Operazione “Puerto Liberado”, eseguiti due arresti per traffico di droga

Reggio Calabria Cronaca

La Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha eseguito a Gioia Tauro e a Rosarno due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Davide Gentile e Francesco Siviglia, rispettivamente di 26 e 42 anni.

I due sono già indagati nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado”, del luglio 2014, quando il Gico aveva portato alla disarticolazione di un sodalizio di ‘ndrangheta che operava, tra Calabria e Sud-America, e attraverso il porto di Gioia Tauro, nell’importazione e traffico illecito di ingenti quantitativi di stupefacente (oltre 4 tonnellate di cocaina purissima, che sul mercato avrebbe potuto fruttare alle cosche introiti per un valore stimato in circa 800 milioni di euro). Le Fiamme Gialle, l’anno scorso, avevano eseguito il fermo di indiziato di delitto di 17 persone, fermo poi convalidato dal Gip della città dello Stretto.

La presunta associazione, dotata di elevatissime disponibilità finanziarie, secondo gli investigatori poteva contare su una squadra di dipendenti portuali “infedeli” che provvedeva al recupero dello stupefacente nascosto all’interno dei container provenienti, principalmente, dai porti panamensi di Cristobal e Balboa.

Le indagini successive - sviluppate mediante conversazioni intercettate, l’esame delle celle telefoniche, la visione delle video-riprese effettuate in precedenza e con l’analisi della documentazione cartacea e informatica sequestrata – avrebbero permesso consentito di consolidare il quadro probatorio a carico dei due arrestati di oggi. Gentile era stato denunciato a piede libero, mentre Siviglia, inizialmente colpito dal fermo, era stato successivamente scarcerato dal Tribunale della Libertà.

Gli investigatori ritengono che entrambi si siano occupati “sistematicamente” del recupero e dell’esfiltrazione, al di fuori dell’area portuale, della droga nascosta nei container e trasportati a bordo di camion. Siviglia, che è titolare di una ditta di trasporti su gomma, avrebbe messo a disposizione anche l’autorimessa della propria impresa di Rosarno, per lo stoccaggio e il successivo smistamento della cocaina proveniente dal Sud-America.

Alla luce delle prove acquisite dai finanzieri, il 9 dicembre scorso, Il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha così emesso un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi con l’accusa di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità, provvedimento che è stato immediatamente eseguito dai militari del Gico (Sezione Goa) lo scorso 10 dicembre. Gentile e Siviglia sono stati tradotti presso la casa circondariale di Arghillà.