Stagisti Programma 2008: confidiamo nel sostegno di Orsomarso
Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli stagisti del Programma 2008.
“Ci dispiace che Fausto Orsomarso, Consigliere regionale del PDL, abbia frainteso lo spirito con il quale abbiamo manifestato nei giorni scorsi - scrivono in una nota alcuni stagisti del Programma Stage 2008- manifestazione con la quale abbiamo esternato la nostra preoccupazione, a pochi giorni dalla conclusione del biennio formativo, anche per spronare gli Enti e il Consiglio Regionale a raggiungere in sinergia un accordo volto alla prosecuzione dell’esperienza formativa che stiamo svolgendo da due anni presso le Pubbliche Amministrazioni interessate. I cori intonati non offensivi né di dissenso - spiegano gli stagisti - si rivolgevano all’on. Orsomarso per sollecitare la sensibilità che lo stesso ha più volte manifestato nei confronti del nostro programma formativo. Ci auguriamo, pertanto, che l’ on. Orsomarso possa continuare a sostenerci al fine di raggiungere quello che egli stesso ha dichiarato essere un traguardo importante: la prosecuzione di una esperienza formativa e professionalizzante che si è dimostrata proficua sia per i giovani stagisti che per gli Enti interessati. In ogni caso ci preoccupa che il Consigliere Orsomarso esprima incertezza sulla possibilità che Enti e Consiglio possano raggiungere in sinergia un accordo, scrivono gli stagisti- A questo punto- continuano- vediamo sempre più fondato il nostro timore: l’auspicata concertazione tra Regioni ed Enti non si è concretizzata. E lo stesso protocollo d’intesa proposto dalla Regione agli Enti al tavolo tecnico del 27 settembre e dagli Enti “bocciato”, sarà riproposto, nell’ identica forma e con gli stessi contenuti, al tavolo tecnico del 19 ottobre. C’è da aspettarsi, pertanto, stando così le cose, che a un giorno della scadenza del contratto, ci ritroveremo, come già si è verificato, all’impasse. Se così fosse dovremmo, allora, concludere che, come temevamo, Regione ed Enti, entrambi, non hanno saputo dialogare per dare senso alla legge regionale e alla selezione per titoli che due anni fa ci aveva consentito di offrire il nostro merito alla nostra terra. A questo punto noi, che non abbiamo diritto alla stabilizzazione, rivendichiamo il diritto alla chiarezza, il diritto a non essere assorbiti nelle logiche di deresponsabilizzazione che hanno per anni svilito la nostra terra e che oggi sviliscono noi, il diritto alla verità, a una classe politica che lavori concretamente a beneficio della collettività e dei giovani, tanto bene rappresentati in ogni programma elettorale e su ogni palco. E’giunto il momento, pertanto, che Regioni ed Enti individuino insieme un’alternativa reale alla “fuga dei cervelli” che, diversamente, sembrerebbe essere stata meramente rimandata. Oggi mancano tre giorni alla scadenza del nostro contratto. Domani saremo tutti presso le pubbliche amministrazioni a lavorare con lo stesso impegno di sempre. E il 19 ottobre tutti a Reggio, alle porte del nostro Consiglio, a manifestare legittimamente, senza scompigli ma visibilmente, senza offendere in alcun modo ma appellandoci alla Regione e a chi oggi ci rappresenta, confidando che la risposta non consisterà nello scrollarsi le spalle e nell’additarsi a vicenda ma che la politica, sentendosi coinvolta dalla nostra situazione, deciderà di scendere in campo al nostro fianco.