Arena (Azione nazionale): “La sonora sconfitta del trio Renzi-Falcomatà-Oliverio”
“Se il “No” vince dappertutto (tranne tre regioni), diventa lampante il dato uscito soprattutto dalle urne in quel di Reggio Calabria, città metropolitana, dove il dimissionario presidente del Consiglio, negli ultimi tempi, spalleggiato dal renziano primo cittadino, Giuseppe Falcomatà, si era fatto. Aver riempito il teatro Cilea, in tutta evidenza, è servito a poco perché i reggini non ci sono “caduti” e hanno ben capito che quella che si era voluta spacciare per una visita istituzionale altro non era che l’ennessima passarella per strappare un Sì ad una città sempre più piegata su se stessa e a dir poco depressa con progetti fermi e disoccupazione crescente”. È quanto afferma Domenico Arena, coordinatore regionale di Azione nazionale.
“Mi auguro che il vero “ceffone” al trio Renzi- Falcomatà – Oliverio sia arrivato proprio dai giovani reggini illusi e poi disillusi. Voglio credere che quel 69,55 per cento di No sia stato lo scatto d’orgoglio dei tanti padri di famiglia reggini. Quel 69,55 per cento di No ha sicuramente rappresentato la bocciatura del popolo sempre sovrano ad un sindaco e ad una fallimentare gestione della città. Non solo a Reggio il “trio” si è rivelato fallimentare, ma agli occhi di noi calabresi, risaltano i dati della città di Cosenza. Basti pensare che nella cittadina di residenza del governatore Mario Oliverio, San Giovanni in Fiore, si è registrata una pioggia di No non solo ai quesiti referendari, ma a tutto un sistema di gestione sempre più distante dai cittadini.
“Ed ancora, potrei citare Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia, tutte realtà, dove, noi di Azione nazionale, registriamo quotidianamente malumori, apatie, scontenti. Il popolo calabrese ha detto No alla Riforma della Costituzione; Il popolo calabrese ha detto No alla gestione Renzi, Falcomatà, Oliverio. Auspichiamo che dopo Renzi anche il sindaco di Reggio Calabria, il governatore, ne prendano atto e ne traggano le dovute conclusioni”.