Referendum, Di Donna: “Oliverio è al capolinea”

Catanzaro Politica

“La Calabria si conferma tra le regioni che con il suo 69% dei voti, ha bocciato con grandissima maggioranza la riforma costituzionale proposta dal Presidente del consiglio Matteo Renzi e dal Partito Democratico; dimostrando di essere molta attenta al suo destino e soprattutto alla sua rappresentatività che con la proposta riforma si sarebbe ridotta sensibilmente a favore di altri territori nazionali , comunque già ben rappresentati in Parlamento”. È quanto afferma Corrado Didonna del movimento di Catanzaro “Il Rinnovamento”.

“Il dato politico più grave rimane però che il Partito Democratico calabrese oggi al comando della Regione Calabria con il presidente Mario Oliverio era talmente convinto che i calabresi fossero ancora da lui affascinati , da convincere il premier dimissionario Renzi a chiudere proprio la campagna referendaria nella nostra regione, nella splendida cornice dello stretto di Messina a dispetto del ruolo istituzionale che ha capoluogo di regione, Catanzaro, lontano anni luce dall’agenda politica ed istituzionale del presidente Oliverio.

“Riteniamo che questa pesante sconfitta elettorale a distanza di ormai di 2 anni di governo regionale sia un concreto avviso di sfratto per Mario Oliverio e la sua giunta regionale, proprio in considerazione che i calabresi non ripongono già da tempo più fiducia sull’operato del governatore regionale , anzi lo considerano un elemento avulso ai reali problemi della cittadinanza , visto il suo interesse per alcuni settori da sempre bacino di consensi come ad esempio la sanità regionale, mentre alla salute dei calabresi non ci pensa poi tanto a dovere.

“Sono ormai lontani quei tempi ,in cui Mario Oliverio sosteneva di essere l’uomo “forte” anche con il governo di Roma, già dapprima lo ricordiamo essere un energico oppositore di Renzi e dei renziani calabresi ( basta riprendere le vibranti querelle con il candidato renziano alla primarie Gianluca Callipo), salvo averlo da tempo riscoperto tra i “renziani” più convinti del meridione: ma allora quale sarà la prossima riconversione sulla via di Damasco per Mario Oliverio e i suoi adepti, proprio in considerazione che è tramontata l’epopea del premier toscano e forse Oliverio sarà rimasto a corto di idee e di riconversioni?

“A tutti questi interrogazioni, possiamo concludere che è necessario che i calabresi come ampiamente avvalorato anche in questa importante tornata referendaria, dimostrino di essere cittadini più che elettori , consapevoli di cosa significhi essere ben governati e magari scevri dai “baroni” dei consensi, invitandoli come ormai facciamo da anni ha scegliere una nuova classe politica, ritenuto ormai evidente che anche Mario Oliverio è giunto al capolinea inesorabilmente”.

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