Referendum, Le Tre Elle: “Il no dei crotonesi è verso chi amministra la città”
Su una cosa sono certi, Sergio Torromino e Antonio Argentieri Piuma, entrambi consiglieri comunali Le Tre Elle, il “no dei crotonesi” al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre è un no “verso chi amministra la città di Crotone”.
“Sculco più Pd, poco più del 30% - scrivono i due consiglieri, che poi aggiungono - non soltanto no a Renzi e al partito democratico quindi, ma un no convinto e palese anche al leader che ha vinto a man bassa le ultime amministrative. È questo il dato inconfutabile che emerge prepotente dopo il 4 dicembre, che non sfugge neanche a due neofiti della politica come noi, e che una cosa l'hanno capita: l'appeal e il credito di questa "super e innovativa" amministrazione comunale, stanno via via scemando.
“Appare molto chiaro infatti, che il forte e risoluto no, "urlato" e poi impresso nero su bianco dai crotonesi, non è soltanto un voto contro la riforma della Costituzione, ma anche e soprattutto una sonora bocciatura nei confronti di chi ci governa, e non da oggi, e verso una amministrazione che è ancora "la Prossima", visto e considerato che quella che occupa le stanze del palazzo comunale la stiamo ancora aspettando, e non sta certo brillando per concretezza, innovazione, progettualita e programmazione.
Per i due consiglieri ha “perso il sì, ha vinto il no. Ha perso però anche la vecchia politica, insieme ai politicanti di professione, che oggi molto probabilmente, si sentiranno un po' più umani, e vulnerabili. Ha vinto la voglia di riscatto, la voglia di democrazia, e il bisogno di rinnovamento. Quello vero. "Usi, abusi e soprusi", di chi ne ha fatto il proprio Dna politico, possono e devono scomparire, per sempre”.