Detenzione e ricettazione di armi: condannati a 13 anni i fratelli Loielo
Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha condannato, nel pomeriggio di oggi, Rinaldo e Vincenzo Loielo - rispettivamente di 25 e 22 anni, entrambi di Ariola di Gerocarne ed arrestati nel novembre 2015 - a 6 anni e 8 mesi di reclusione a testa per detenzione illegale di armi che, secondo l'accusa, servivano per alimentare la faida fra i clan nelle Preserre vibonesi.
I due vennero sorpresi con un fucile a pallettoni con matricola abrasa calibro 12, cinque cartucce a pallettoni ed una pistola revolver calibro 357 della Smith & Wesson con matricola abrasa e caricata con 5 proiettili dello stesso calibro.
Ai Loielo è stata contestata anche la ricettazione delle armi, reati tutti aggravati dalle finalità mafiose in quanto le stesse armi sarebbero state detenute per agevolare la cosca di appartenenza, ovvero quella dei Loielo, impegnata, appunto, in una faida con il gruppo rivale degli Emanuele.