“Faida dei boschi”, blitz della mobile: dieci arresti nel vibonese

Vibo Valentia Cronaca

La Squadra Mobile di Catanzaro ha eseguito dieci provvedimenti di arresto a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa e di traffico illegale di sostanze stupefacenti, e considerati appartenenti alla cosca “Ariola”, attiva nei comuni delle Serre Vibonesi e con canali di approvvigionamento degli stupefacenti in Olanda ed Albania.

Ad alcuni degli indagati è contestato, inoltre, il concorso nel reato di duplice omicidio a carico dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo, rispettivamente di 46 e 44 anni, esponenti della cosca avversa agli Ariola, ed uccisi a Gerocarne, nel vibonese, il 22 aprile del 2002.

Con gli arresti di oggi sono stati svelati alcuni risvolti di una faida ventennale, la cosiddetta “Faida dei boschi”, che ha insanguinato brutalmente le montagne delle Serre Vibonesi.

I particolari dell’operazione verranno illustrati nella conferenza che si terrà in Questura alle ore 11.

h 12:57 I DETTAGLI | I 10 provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal giudice distrettuale per le indagini preliminari presso il tribunale di Catanzaro, sono stati emessi nei confronti di:

- Bruno Emanuele 40 anni nato a Vibo Valentia (detenuto)

- Gaetano Emanuele 37 anni nato a Vibo Valentia (detenuto)

- Franco Idà 47 anni nato a Sorianello (detenuto)

- Vincenzo Bartone 44 anni nato a Sorianello (detenuto)

- Pasquale De Masi 31 anni nato a Roma il (detenuto)

- Angelo Maiolo 28 anni nato a Vibo Valentia (detenuto)

- Piero Sabatino 30 anni nato a Vibo Valentia (detenuto)

- Domenico Monardo 39 anni nato a Vibo Valentia (detenuto)

- Giuseppe De Masi 30 anni nato a Vibo Valentia

- Damiano Zaffino 43 anni nato a Soriano Calabro

Tutti ritenuti responsabili del reato di traffico illegale di sostanze stupefacenti. I provvedimenti custodirli odierni trovano fondamento nell’attività’ investigativa svolta dalla locale squadra mobile che ha accertato un traffico di sostanze stupefacenti ed, inoltre, alla luce di ulteriori elementi acquisiti a seguito delle dichiarazioni collaborative di Antonio Forastefano nato a Cassano allo Jonio ha permesso di ricostruire il duplice omicidio di Vincenzo Loielo e Giuseppe Loielo, fatto avvenuto a Gerocarne il 22 aprile 2002, già contestato ad Bruno Emanuele. L’attività di indagine svolta, ha consentito di individuare il gruppo criminale composto da tutti i soggetti sopra indicati che, capeggiati da Bruno Emanuele, avevano posto in essere un traffico di sostanze stupefacenti, dal 2001 al 2003, realizzato tra la Calabria, la Puglia e la Campania. Sono stati individuati, infatti, i canali di approvvigionamento dello stupefacente proveniente dall’Albania e dall’Olanda.

Nel provvedimento cautelare, al fine di avvalorare l’esistenza del reato associativo di cui all’art. 74 del d.p.r. 309/90, sono stati richiamati i sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente operati, da altri organismi di p.g., nei confronti degli arrestati odierni ed, in particolare, quello di 540 kg di marijuana verificatosi a brindisi il 18 gennaio 2003 a carico di Franco Idà, quello di 105 kg di marijuana avvenuto ad Aversa (Ce) il 12 aprile 2003 per il quale è stata accertata la responsabilità di Bruno Emanuele, nonché il sequestro di n. 1200 piante alte circa cm 70 di marijuana verificatosi in data 11/7/2003 in località “tre fontane” di Pizzoni (vv) a carico di Gaetano Emanuele. Si rappresenta, altresì, che agli indagati indicati ai nn. 2 – 3 e 4, e’ stato contestato il concorso nel reato di omicidio in danno dei predetti fratelli Loielo Giuseppe e Vincenzo, e per il quale Bruno Emanuele e’ stato già tratto in arresto, il 25 maggio 2011, in qualità di esecutore materiale.

I provvedimenti cautelari di oggi, fanno seguito all’operazione di polizia denominata “light in the woods” (luce nel bosco) eseguita dalla squadra mobile il 25 gennaio c.a., con la quale sono stati tratti in arresto 30 soggetti tutti appartenenti al locale di ‘ndrangheta denominato “ariola di Gerocarne” ritenuti responsabili d’aver preso parte ad un’associazione a delinquere di stampo mafioso ed a vario titolo, dei reati di omicidio, tentato omicidio, danneggiamenti ed estorsioni, reati in materia di armi ed esplosivi, turbativa dei pubblici incanti e voto di scambio, con riferimento alle elezioni amministrative per il comune di Gerocarne tenutesi nel maggio 2005. Dopo le formalità di rito Giuseppe De Masi e Damiano Zaffino sono stati associati presso la casa circondariale di Vibo Valentia, a disposizione dell’a.g., mentre per i restanti la notifica del provvedimento e’ avvenuta in carcere poiché gli stessi sono già detenuti per altra causa.