Black Widows, avviso di chiusura indagini per 12 persone
Salgono a 12 gli indagati dell’inchiesta “Black Widows” che, lo scorso 9 aprile ha portato al fermo di sette persone (LEGGI) accusate del duplice tentato omicidio di Giovanni Alessandro Nesci e del fratello 13enne affetto da sindrome di down, omicidio avvenuto nel centro storico di Sorianello il 28 luglio del 2017 (LEGGI).
La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha notificato l’avviso di chiusura indagini e avrebbe così chiuso il cerchio sull’inchiesta sfociata nell’operazione condotta quattro mesi fa dalla Squadra Mobile di Vibo.
Il gip, a seguito dei fermi, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Michele Nardo, 47 anni; Vincenzo Gocciolo, 30 anni; Gaetano Muller, 19 anni; Rosa Inzillo, 50 anni; Viola Inzillo, 52 anni, Domenico Inzillo; e agli arresti domiciliari, invece, per Teresa Inzillo, 56 anni.
A queste sette persone se ne sono aggiunte altre cinque: Antonio Fortuna, 43 anni, Salvatore Emmanuele, 24 anni, Maria Rosa Battaglia, 84 anni, Ferdinando Bartone, 19 anni, Michele Ida, 21 anni. Sono accusati tutti, a vario titolo, di tentato omicidio; detenzione e porto di armi, riciclaggio, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini, dirette dai sostituti procuratori della Dda Annamaria Frustaci e Filomena Aliberti e coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri con la supervisione del procuratore capo Nicola Gratteri, sono scaturite dal tentato omicidio dei due fratelli, Giovanni e Manuel Nesci, ed avrebbero fatto luce su uno spaccato delle attuali dinamiche criminali dell’entroterra vibonese, che da decenni è caratterizzato dalla contrapposizione tre le famiglie Loielo ed Emanuele-Maiolo per il controllo del territorio.
Nell’ambito dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale è stata infatti riconosciuta l’esistenza dell’aggravante dell’articolo 7 così come contestato dalla Procura distrettuale di Catanzaro.