Germaneto fortino dello spaccio: condannati in Cassazione, in tre finiscono in carcere
Sono stati condannati in via definitiva per droga e per questo arrestati e trasferiti in carcere: si tratta di due uomini, Domenico Passalacqua (25 anni) e Aldo Mancini (59 anni), ed una donna, Romina Bevilacqua (42 anni). Tutti e tre risiedono a Germaneto (Catanzaro) quartiere dove, nell’ottobre del 2012, nel corso di una operazione condotta dalla squadra e denominata “Double Fault”, si colpì un’organizzazione che gestiva lo spaccio di droga.
L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Sezione Antidroga della Mobile, e fanno seguito a provvedimenti simili eseguiti, ad ottobre scorso, a carico di altre persone che erano indagate nello stesso procedimento. Quest’ultimi rappresentano l’epilogo della vicenda processuale conseguita all’operazione di quattro anni fa.
Tutte finite in carcere, con pene variabili da tre a quasi cinque anni di reclusione, sono infatti state condannate, in via definitiva, a seguito del pronunciamento della Corte di Cassazione che ha rigettato i ricorsi proposti dai loro difensori degli contro le sentenze di primo e di secondo grado, a suo tempo emanate dal Tribunale e dalla Corte d’Appello del capoluogo.
L’indagine “Double Fault” è consistita in un certosino lavoro investigativo a carico di numerose persone, prevalentemente di etnia rom che, all’epoca dei fatti, avevano trasformato il quartiere Germaneto in un “fortino” dove, grazie alla complicità di molti residenti, si svolgevano diverse attività criminali, tra cui la custodia di armi clandestine, lo smercio al minuto di ogni tipo di stupefacente ed reati contro il patrimonio.
Al termine di quelle investigazioni, supportate da un’infinità di filmati ed immagini, da numerosi riscontri caratterizzati da sequestri di armi clandestine e di droga, da arresti differiti e dalle dichiarazioni di numerosi assuntori, vennero contestati a 52 persone oltre 70 capi di imputazione, tra cui quello di aver fatto parte di un’associazione per delinquere, armata, con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti in materia di droga.
Proprio per questi ultimi reati gli arrestati di oggi hanno subito il processo, a conclusione del quale sono stati condannati in via definitiva e, tra lunedì e ieri, gli agenti li hanno tradotti in carcere.