Abate (M5S): “definitivo il no all’hot spot del porto di Corigliano”
“È diventato definitivo ieri sera, il “no” all’apertura dell’hotspot nella struttura portuale di Corigliano” - esulta la senatrice Rosa Silvana Abate.
“Un risultato storico, dopo l’opposizione al disegno di legge di Renzi iniziata con diffide nel 2017, ed una interrogazione parlamentare e, non per ultima, una importante manifestazione organizzata da noi pentastellati che s’è svolta lo scorso luglio e con la quale i cittadini hanno voluto ribadire il loro fermo “no” alla costruzione della struttura di accoglienza ed identificazione dei migranti nel porto ausonico”.
“La situazione ha avuto nuovi sviluppi nelle ultime settimane ed attraverso una documentazione dettagliata è stato infatti appurato che il porto ausonico, infatti, non potrebbe mai essere idoneo ad accogliere i migranti. L’impianto, infatti, è completamente privo di tutti i servizi: acqua potabile, energia elettrica, allaccio alle fogne e nessuna forma di raccolta rifiuti – avanza la nota. Non esistono nemmeno gli appositi contenitori per la raccolta differenziata (plastica) e dei rifiuti speciali (olio esausto). E fa bene ricordare come gli hotspot, per natura, siano strutture non regolamentate. Sarebbe stata una doppia illegalità che avrebbe innescato una bomba sociale. Non a caso i cittadini erano già pronti alla protesta”.
“La “pratica hotspot” – ha spiegato la senatrice – per me e per il gruppo di Corigliano ha anche un valoro simbolico: la consegna della documentazione prodotta e depositata ufficialmente nelle mani del sottosegretario del Ministero dell’Interno Stefano Candiani, infatti, è il primo atto formale prodotto. Dopo tanto lavoro fatto e concretizzato in questi giorni – dice soddisfatta la Abate – abbiamo centrato l’obiettivo. La struttura portuale coriglianese andrà sì potenziata ma per altri fini. Sto ripetendo in tutte le sedi che lo immaginiamo come “porto sicuro” a servizio della bella e antica flotta peschereccia di Schiavonea e scalo turistico dove far attraccare le ammiraglie delle flotte da crociera, essendo uno dei pochi scali in cui sono possibili le manovre delle navi di grande portata e dimensione”.
“Ed è in questa direzione che, in altre e opportune sedi, stiamo già operando. Il nostro obiettivo è lo sviluppo di Corigliano Rossano, la terza città della Calabria, capitale della Sibaritide, sia da un punto di vista economico che turistico. Un ringraziamento – conclude la Abate – va al commissario di Corigliano Rossano per la piena collaborazione manifestata nella gestione della pratica”.