Leggere&Scrivere, Fiorita ha presentato il libro “A schema libero”

Vibo Valentia Tempo Libero
Nicola Fiorita

Dopo l’incontro di ieri è tornato a Leggere&Scrivere Nicola Fiorita di Lou Palanca, il collettivo di scrittori calabresi composto da altri quattro autori. Fiorita ha presentato a palazzo Gagliardi il romanzo no fiction A schema libero (Rubbettino) che parte dalla rivolta urbana di Reggio Calabria nel 1970 nota come i “moti di Reggio” per poi allargare lo sguardo sulle trame che hanno caratterizzato la storia dell’Italia contemporanea.

“La presenza di molti ragazzi a cui mi rivolgo”, ha detto Fiorita, “è l’occasione per spiegare chi sono Lou Palanca. Non siamo degli scrittori per professione ma facciamo altri lavori. Come operiamo? Ripartendo i personaggi della storia narrata. Ci siamo ispirati al collettivo Wu Ming, i quali spiegano che ‘scrivere è come suonare’. Dopo tanti anni di silenzio, comunque, è evidente il successo nazionale degli scrittori che raccontano la Calabria contemporanea”. Ha continuato: “Se nessun calabrese racconta la nostra terra, viene raccontata da altri e spesso per fatti di cronaca. Nel libro affrontiamo una storia molto spinosa che parte appunto dai moti di Reggio per arrivare ai giorni nostri. Da una storia vera prendiamo consapevolezza dei fatti e poi diamo spazio alla fantasia”.

Secondo Fiorita, A schema libero è “il romanzo criminale calabrese. Nei giorni dei moti di Reggio avviene l’alleanza tra pezzi dello Stato, mafiosi e neofascisti. Ciò incide e condiziona lo sviluppo della vita democratica. Il libro parla di cose forti ma con stile leggero”. Il romanzo no fiction racconta come la rivolta dei "Boia chi molla" - nata per la scelta di Catanzaro a capoluogo di regione - costituisce una profonda distinzione tra il prima e il dopo della storia locale (con intersezioni nella storia nazionale), una ferita a lungo aperta nel rapporto tra cittadini e politica. Non mancano i riferimenti ai legami dei Boia chi molla con i terroristi neri e agli ultimi accadimenti della politica reggina, da Paolo Romeo – “lo hanno arrestato mentre scrivevamo il libro” – al suicidio della dirigente del Comune di Reggio Calabria Orsola Fallara, fino alla condanna definitiva per l’ex sindaco di Reggio ed ex governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, nell’ambito del processo per le autoliquidazioni della stessa Fallara.

Insomma, un romanzo illuminante, potente, amaro, che compone nello stesso quadro le vicende di Reggio, della Calabria e dell’Italia intera.