Festival Leggere&Scrivere, si conclude a Vibo la settima edizione
Una comunità. Di lettori, di amanti del libro, innanzitutto. Ma anche una comunità di persone, di ogni età, che condivide una certa idea di cultura: dialogo, confronto, curiosità, empatia. Questa è stata la sensazione respirata in questi giorni a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia: la sede del Festival Leggere&Scrivere.
“Ci piace viverci come una comunità” ha ammesso il direttore Gilberto Floriani. “Non si tratta di una comunità chiusa – ha continuato Floriani – ma costantemente aperta alle suggestioni, agli stimoli che provengono dalla Calabria e dal mondo. Il Festival ha dimostrato di essere anche quest’anno un caleidoscopio attraverso il quale questo patrimonio è stato filtrato”.
Sul programma del festival ha spiegato Gilberto Floriani: “La versatilità è il punto di forza: saper coniugare letteratura, attualità, ma anche musica, sapori, nuove tendenze. Un panorama a 360° che va dalla filosofia al jazz, dalla storia all’enogastronomia”. Maria Teresa Marzano, che condivide la direzione artistica, si è soffermata su un aspetto fondamentale: “Ci tengo a sottolineare i due temi che ha affrontato questa edizione del festival. Si tratta di due anniversari: i 50 anni del Sessantotto e i 40 anni della Legge Basaglia. Li abbiamo affrontati come è nella tradizione della rassegna: approfondimento culturale, ma anche spazio per riflettere con la musica e lo spettacolo come nel caso della performance di Ascanio Celestini con Alessio Lega, dedicato alla malattia mentale.”
La parola, quindi, ai numeri. Cinque giorni, 4 sale, 220 tra incontri e dibattiti oltre 300 ospiti per una kermesse che oggi ha visto la presenza di 30.000 spettatori: dalle scuole agli opinion maker, passando per un pubblico eterogeneo che è stato, al pari, degli ospiti il vero protagonista del festival. Sul fronte degli incontri ricordiamo i numerosi sold-out: Adriano Sofri, Pietrangelo Buttafuoco, Tommaso Labate, Nicola Gratteri, Luciano Violante e Marta Cartabia, il recital di Ascanio Celestini e Alessio Lega, quello di Stefano Benni con Paolo Damiani, la serata in musica con Mauro Ermanno Giovanardi, Cristiano Godano, Edda e Alessandro Grazian, quella con Danilo Rea. E, poi, ancora: Sandra Milo con Giorgia Wurth, Armando Massarenti, Ritanna Armeni, Luciana Castellina, Jas Gawronski, Emanuele Trevi.
L’affluenza di pubblico ha avuto anche come effetto un ottimo andamento di vendite libri. Il bookstore della Libreria Mondadori all’interno di Palazzo Gagliardi ha fornito la seguente classifica dei libri più acquistati. I campioni delle vendite sono: Adriano Sofri con Una variazione di Kafka (Sellerio Editore); Tommaso Labate con I rassegnati (Rizzoli); Franco Arminio con Resteranno i canti (Bompiani) e i libri di Nicola Gratteri.
Soddisfazione anche dal direttore della sezione artistica del festival, Antonio La Gamba: “La Calabria è terra d’arte, vive un fermento creativo e che il festival ha trasmesso” ha affermato La Gamba. All’interno di Palazzo Gagliardi, sono state allestite quattro mostre. Una location era riservata alle opere dei ragazzi del liceo artistico di Vibo e della Bottega Aperta Limen, il segno dell’attenzione del festival per le nuove generazioni.
I visitatori hanno potuto ammirare anche le mostra dedicata a Alfredo Pino, uno degli artisti più rappresentativi del nostro territorio; la mostra che ospita le opere di Giovanni Curigliano di Maierato e, infine, quella riservata ai dipinti e agli intarsi in legno di Francesco Marcello, indimenticato sindaco di Vibo e figura storica del Rotary cittadino. E, ancora, esposizioni di Michele Palano e Massimo Polia. Per la sezione arte da segnalare anche la mostra Revolution a cura di Francesca Procopio. Erano, inoltre presenti le seguenti installazioni: La mia casa di Anna Corcione; Verbo di Francesco Scialò e il libro d’artista Dall’alba al tramonto di Roberta Grosso. Il pubblico di Palazzo Gagliardi, infine, ha potuto ammirare l’installazione Uomo Arca modello in scala 1:4, progetto internazionale di un’opera scultorea multimediale realizzata dallo stesso Antonio La Gamba.
Da sempre la vocazione del festival è l’attenzione verso le nuove generazioni. Lo spazio Leggere&Scrivere Junior ha visto oltre 40 appuntamenti in programma: workshop, laboratori e una ricca serie di altre iniziative. “Anche quest’anno lo spazio Junior ha fornito l’occasione crescere attraverso la cultura, scoprire il mondo dei libri e stimolare la fantasia dei bambini” ha spiegato la coordinatrice Katia Rosi.
Per il secondo anno consecutivo il Festival Leggere&Scrivere ha reso omaggio alla violinista vibonese Greta Medini, scomparsa prematuramente nel 2016. “La memoria di Greta è stata onorata con un programma che ha visto esibirsi alla chiesa di San Michele artisti dal calibro internazionale. Anche in questo caso il messaggio è chiaro: Vibo Valentia, la Calabria attraverso la musica e la cultura si aprono a nuove esperienze” ha ricordato il responsabile della rassegna Giovanni Puddu. “Un’altra conferma che arriva dal festival – ha aggiunto Puddu – è che non basta pensare, ma agire per far crescere il territorio”.
Il festival si è affermato anche come evento social: i profili Facebook e Instagram hanno avuto un aumento del 30% di interazioni rispetto all’anno scorso.
Ha dichiarato il direttore Gilberto Floriani: “Mi piace sottolineare l’impegno del Sistema Bibliotecario Vibonese per il festival. Il Sistema è l’anima del Festival, quando un’edizione finisce si pensa subito all’edizione seguente: un impegno quotidiano nel quale il Sistema Bibliotecario Vibonese dedica ogni giorno le sue energie”.
La mente, quindi, è già rivolta al futuro: “Vogliamo ringraziare gli sponsor che anche quest’anno hanno contribuito e dimostrato di volere fare rete con il Festival”, hanno commentato Maria Teresa Marzano e Gilberto Floriani. “Il rapporto tra cultura e territorio deve essere il vero filo rosso di ogni iniziativa e il festival vuole procedere su questo solco” hanno puntualizzato i due direttori.
Maria Teresa Marzano ha concluso sottolineando: “Alla fine della settima edizione, il festival afferma una sua identità precisa, maturata anno dopo anno. L’obiettivo è continuare su questo format, sapendo cogliere nuovi stimoli per innovare e per crescere. Questo è il percorso su cui ci muoviamo verso il futuro”. Per finire, Floriani: “Pensiamo di puntare su un ospite straniero per proiettare il festival in una dimensione internazionale”. Arrivederci al 2019.
La realizzazione del Festival è stata resa possibile da un finanziamento della Regione Calabria e dal sostegno dell’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia che, come ogni anno, ospita il festival a Palazzo Gagliardi e garantisce il suo supporto.
Quest’anno si è registrata la partecipazione spontanea di alcuni sponsor, tra i quali: la Banca di Credito Cooperativo del Vibonese; il Gal Terre Vibonesi; il Club Rotary Hipponion Valentia; Villa delle Rose srl di Monterosso Calabro; il Centro Diagnostico VI.GI. di Vibo Valentia; Coldiretti Vibo Valentia; il Liceo classico Morelli; il Liceo scientifico Berto; e il Liceo linguistico Capialbi, l’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia, l’Accademia della Cucina Italiana – Sezione Vibonese, Di Fiore in Fiore di Marianna Francolino.
Si ricorda una generosa donazione dalla professoressa Eleonora Cannatelli, in memoria della figura paterna che sarà ricordato nel corso del festival.
Numerosi i sostenitori: Camera di Commercio di Vibo Valentia; Confindustria; Gruppo Pubbliemme e la Ctv, Libreria Mondadori; Mobilificio Pagano; Splendidi e Splendenti; Acqua Calabria; Caffè Aiello.
Il Festival Leggere&Scrivere è il risultato dell’impegno costante di una squadra di persone:
Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, direzione artistica e organizzativa.
Valentina Amaddeo, responsabile del Sistema Bibliotecario Vibonese
Collaboratori alla direzione artistica: Lionella Morano, Eleonora Cannatelli, Giovanni Puddu, Maria D’Andrea, Antonio La Gamba, Giuseppe Zappalà, Lorenzo Capellini, Ernesta Pasquale, Mimmo Gangemi, Domenico Romano Carratelli, Maurizio Bonanno, Vito Teti, Cristiano Montesano, Gabriele Floriani, Katia Rosi.
I dipendenti del Sistema Bibliotecario Vibonese: Anna Caruso, Anna Bisogni, Antonella Furci, Giuseppe Floriani, Emilio Floriani, Silvia De Marzo, Maria Luisi Mazzitelli, Carmelo Postorino.
Grazie, infine, a tutti i ragazzi del servizio civile che hanno prestato la loro collaborazione con grande generosità e a titolo assolutamente gratuito.