Un’altra tegola su Riace, Viminale revoca i finanziamenti e trasferisce i migranti
Il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, con una nota del 9 ottobre scorso, ha deciso di trasferire i migranti ospiti nello Sprar gestito dal Comune di Riace.
La scelta del Viminale arriva ad una settimana esatta dall’arresto di Mimmo Lucano - sindaco della cittadina reggina acclamata come “modello” ed esempio di integrazione con i migranti (LEGGI) - che deve rispondere delle accuse di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento del servizio di raccolta differenziata.
A dire il vero già alcuni mesi fa sempre il Ministero dell’Interno aveva evidenziato delle presunte anomalie nella gestione e in questo nuovo provvedimento contesta al Comune 34 penalità sul progetto di accoglienza gestito dall’ente, chiedendo appunto il trasferimento degli ospiti ma anche la rendicontazione di tutte le spese sostenute per arrivare alla chiusura del sistema di accoglienza.
Il Dipartimento per le libertà civili, in 21 pagine inviate al Comune riacese evidenzia una “rilevanza, gravità e persistenza” nelle inosservanze e punta l’indice su alcune presunte violazioni che riguarderebbero in particolare l'erogazione dei servizi finanziari dal fondo a favore di soggetti diversi da quelli ammessi all'accoglienza e la mancata presentazione della rendicontazione.
Inoltre, una mancata rispondenza tra i servizi descritti nella domanda di contributo e quelli effettivamente erogati e la non applicazione di quanto previsto dalle linee guida, anche in termini di standard qualitativi e quantitativi; infine il mancato aggiornamento della banca dati gestita dal Servizio centrale.
Criticità, inoltre, che riguarderebbero soprattutto aspetti gestionali e organizzativi e tali che per evitare un ulteriore prosieguo di “modalità di gestione non conformi” alle regole “che presiedono al corretto utilizzo di finanziamenti pubblici destinati all'accoglienza dei richiedenti asilo”, giustificherebbero la revoca totale dei finanziamenti.
Il rilievi del Viminale riguardano il triennio 2017-2019. Nell’estate scorsa erano stati già bloccati alcuni pagamenti per delle “anomalie nella documentazione” presentata dall'Amministrazione.
Il Comune, quest’anno, non ha poi ricevuto fondi mentre il 30 luglio scorso Lucano sarebbe stato avvisato della revoca dei fondi, diventata ufficiale questa settimana.
I migranti ospiti nei centri di Riace verranno trasferiti dalla settimana prossima e ricollocati altrove nel termine di un mese. Al Comune sono stati concessi sessanta giorni per rendicontare le spese sostenute: ovviamente è ammesso il ricorso al provvedimento da presentare agli organi giurisdizionali competenti.
Lo stesso sindaco ha intanto annunciato che i legali dell'ente sono già al lavoro per presentare ricorso al Tar, paventando quello che definisce come un "vero e proprio tiro al bersaglio" finalizzato a suo dire a distruggere il cosiddetto "Modello Riace".
(ultimo aggiornamento 19:50)