Caso Riace, rinviati a giudizio Mimmo Lucano e gli altri 26 indagati
Rinvio a giudizio per Mimmo Lucano. È la decisione del gup del Tribunale di Locri arrivata dopo sette ore di camera di consiglio.
Insieme al sindaco sospeso di Riace (LEGGI), a processo andranno altre 26 persone nell’ambito dell’inchiesta denominata “Xenia” sulla gestione dei migranti a Riace (LEGGI).
A Lucano, ancora sottoposto al provvedimento di divieto di dimora nella sua cittadina, e alle altre 26 persone rinviate a giudizio, l’accusa contesta, a vario titolo, i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.
Nessuno degli indagati era presente in aula alla lettura del dispositivo da parte del Gup, così come era accaduto anche nelle cinque giornate di udienza.
Lucano, al terzo mandato come primo cittadino di Riace, comune della Locride diventato modello per l’accoglienza dei migranti, proprio nell'ambito dell’operazione Xenia della Procura di Locri, il 2 ottobre, era dapprima finito agli arresti domiciliari, misura poi trasformata nel divieto di dimora a Riace.
Lucano, al terzo mandato come primo cittadino di Riace, proprio nell'ambito dell'operazione Xenia della Procura di Locri, il 2 ottobre, era dapprima stato posto agli arresti domiciliari, misura poi trasformata nel divieto di dimora a Riace (LEGGI).