Crisi Abramo. Flora Sculco sostiene i sindacati: “Azienda rappresenta forza lavoro per il crotonese”
La consigliera regionale on. Flora Sculco, intervenendo sulla “crisi Tim” che ha colpito la Abramo Customer Care, si schiera a sostegno, senza se e senza ma, dello sforzo e dell’iniziativa intrapresa dalle organizzazioni sindacali e dall’azienda per individuare le migliori e più opportune soluzioni per evitare disastrose conseguenze nei confronti dei lavoratori.
“Nelle settimane passate – dichiara la Sculco – ed anche in questi ultimi giorni non ho mancato di tenere alta l’attenzione su questa preoccupante vicenda. Mi sono prodigati a segnalare ed invitare tutti coloro che in Calabria, come a Roma, esercitano ed hanno ruolo di rappresentanza, affinché si possa realizzare un’azione corale ed unitaria a sostegno dei lavoratori.”
“L’Abramo Customer Care – continua la consigliera regionale – rappresenta una significativa ed importante presenza, non solo dal punto di vista numerico, ma soprattutto per le caratteristiche dell’attività collocata nel terziario avanzato. Per queste ragioni è necessario l’impegno di tutti senza eccezione alcuna per difendere un pezzo importante dell’economia regionale. In modo particolare, questa azienda per il territorio crotonese, rappresenta la realtà più consistente dal punto di vista occupazionale, con i suoi oltre 1400 dipendenti. Una riduzione o una semplice contrazione di questa forza lavoro potrebbe costituire la pietra tombale per qualsiasi sviluppo di questo territorio.”
Flora Sculco aggiunge: “Non è accettabile e nemmeno minimamente concepibile che le sorti di centinaia di lavoratori, in Calabria, non siano determinate dalla volontà degli imprenditori calabresi, ma da chi ne controlla le commesse. Il Governo, che possiede una partecipazione nel capitale sociale della società, non può più fare orecchie da mercante, ma deve, con immediatezza ed urgenza, intervenire su Tim!”
“Si tratta , in sostanza, di commesse che provengono in gran parte da aziende partecipate dallo Stato – conclude l’onorevole - e , per questo, il Governo del Paese non può restare indifferente ed estraneo difronte ad una drammatica riduzione del lavoro in Calabria come a Crotone.”