Narcotraffico: attesa l’estradizione del colombiano “Rasgao”, rinvio a giudizio a Vibo
La Corte Suprema di giustizia colombiana e il Ministero della Giustizia si pronunceranno il prossimo 18 febbraio in merito all’estradizione in Italia del 64enne narcotrafficante colombiano Rafael Ivan Zapata Cuadros, detto “Rasgao”, al centro della cronaca dopo le rivelazioni dell’ex collaboratore di giustizia ed ex infiltrato dei carabinieri dei Ros di Catanzaro Bruno Fuduli, trovato suicida il 19 novembre dell'anno scorso a Filandari (QUI).
Rasgao, paramilitare legato al gruppo terroristico delle Autodefensas Unidas de Colombia, era stato coinvolto nell’ambito dell’operazione “Decollo-ter” condotta nel 2005 dalla Dda di Catanzaro (QUI), che aveva svelato un “vasto e ramificato traffico internazionale di sostanze stupefacenti", i particolare di cocaina, e condotto su scala mondiale da un’associazione transnazionale composta da colombiani, italiani, spagnoli, venezuelani e australiani.
Il 22 marzo 2013 il gip di Catanzaro ha disposto il rinvio a giudizio al tribunale di Vibo Valentia per una serie di imputati, tra cui il narcos colombiano “Rasgao”, ma poiché è risultato già detenuto in carcere in Colombia e dunque impossibilitato a partecipare per il legittimo impedimento, è stato sospeso il processo in attesa della estradizione.
Il tribunale di Catanzaro è in attesa della risposta delle autorità colombiane a cui è stata inoltrata la prima richiesta già nel 2011. La prossima udienza è prevista per il 20 maggio.