‘Ndrangheta tra Ancona e Reggio: blitz in otto province, quattro fermi

Calabria Cronaca
Il luogo dell'agguato (Foto: Il Resto del Carlino)

Un’operazione incrociata ordinata dalle Procure Distrettuali Antimafia di Ancona e Reggio Calabria ha fatto scattare stamani un blitz in otto province italiane, con l’esecuzione di due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dal pubblico ministero a carico di quattro persone.

Gli indagati sono accusati di far parte di una associazione mafiosa e gli si contestano anche i reati di omicidio e detenzione illegale di armi, quest’ultimi aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare la ‘ndrangheta, in particolare la cosca Crea di Rosarno.

Gli inquirenti si riferiscono all’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo, ammazzato nel centro storico Pesaro il giorno di Natale del 2018 (QUI), dove risiedeva in località protetta.

I killer, a conoscenza che si trovasse nella città marchigiana, lo aspettarono fuori casa, intorno alle 18.30, e una volta che la vittima parcheggiò l’auto nel garage gli scaricarono contro almeno una ventina di colpi esplosi con una pistola calibro 9, uccidendolo.

Gli investigatori sostengono che quell’assassinio sia stato una vendetta trasversale del clan della Piana di Gioia Tauro.

Ad eseguire i fermi, dalle prime ore di quest’oggi, i carabinieri del Ros con il supporto dei colleghi dei Comandi provinciali non solo del capoluogo marchigiano e della città dello Stretti, ma anche di quelli di Catanzaro, Vibo Valentia, Brescia, Napoli, Torino, Pesaro, e del Gis, il Gruppo intervento speciale

I dettagli dell’operazione saranno resi noti dagli inquirenti durante due di due conferenze che si terranno alle 11 rispettivamente presso la biblioteca del tribunale di Ancona e presso il Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.

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