Rinascita, chiesta ennesima scarcerazione per Pittelli
L’avvocato difensore Salvatore Staiano, ha chiesto la revoca degli arresti per Giancarlo Pittelli, finito nuovamente in carcere dopo la scoperta di una lettera in cui avrebbe chiesto aiuto alla ministra Mara Carfagna (LEGGI).
Questa volta è stato lo stesso ex senatore a parlare delle sue vicende, in video-collegamento dal penitenziario di Melfi, ribadendo la sua volontà di dimostrare la totale estraneità alle accuse e spiegando di aver inviato semplicemente una missiva “ad una vecchia amica” senza voler “interferire con il processo”.
Lo stesso è poi tornato su quello che ha definito un vero e proprio accanimento nei suoi confronti, con “un clamore mediatico che non ho mai visto in quarant’anni di carriera”.
Dello stesso parere il suoi legale, che ha motivato la richiesta di scarcerazione tirando in ballo motivi di salute, ovvero un principio di Parkinson.
Una condizione questa che sarebbe comprovata da alcune affermazioni scritte dal Pittelli nella lettera, che non corrisponderebbero al vero, ma anche di fantomatici complotti a suo carico che vedrebbero coinvolta addirittura la Cia, l'agenzia dei servizi segreti statunitense.
La sua condizione di salute sarebbe, in sostanza, incompatibile con il carcere. Per adesso il pubblico ministero ha rigettato l’istanza ritenendola inammissibile. La decisione dunque spetta al collegio, che si è riservato di decidere.