Ponte sullo Stretto, per le associazioni la conferenza dei servizi “è una falsa partenza”
"Oggi si apre la Conferenza di Servizi, ma è una falsa partenza e siamo già alla farsa". Non usano mezzi termini le associazioni contrarie all'infrastruttura - Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf - ed i comitati di cittadini - Invece del Ponte e No Ponte Capo Pelorio - che questa mattina hanno diramato una nota sulla conferenza dei servizi che si svolgerà in giornata a Roma, presso il Ministero dell'Ambiente.
"È confermato: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina non sta in piedi, i sindaci ne traggano le conseguenze confortati anche dei pareri espressamente negativi dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle Città metropolitane interessate" prosegue la nota. "Ma la grande novità di oggi è che, dopo 21 anni di studi e di progettazioni inconcludenti, 178 sono le richieste di integrazione al cosiddetto 'progetto definitivo 2024' pubblicate sul portale on-line Via-Vas (ben 66 delle quali relative alla Valutazione di Incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e su tutte le componenti ambientali più rilevanti) da parte della Commissione Tecnica Via (Ctvia), del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica".
Integrazioni che "attestano l'impossibilità di approvare un progetto (non) definitivo e il fatto che passare al progetto esecutivo e aprire i cantieri, prima dell'estate o entro fine anno, sia semplicemente una chimera. A questo punto i proponenti si dovranno arrampicare sugli specchi per rispondere alla Ctvia entro 30 giorni e i successivi 30 il pubblico potrà controdedurre" evidenziano.
"Ora chi sta dilapidando risorse pubbliche, deve provare a integrare per la seconda volta (come fecero tra il 2011 e il 2012) il cosiddetto Pd, consentendo al pubblico interessato di fare, come avvenne 12 anni fa, osservazioni sulla documentazione che verrà prodotta ex novo per consentire il giudizio di Valutazione di impatto ambientale e contestuale Valutazione di incidenza sulle aree tutelate dalla Ue" specificano.
"Matteo Salvini vada a più miti consigli sul ponte sullo Stretto di Messina" attaccano in conclusione. "Come ministro e vicepresidente del Consiglio dei ministri, difenda l'interesse pubblico e eviti l'abbraccio soffocante e inconcludente con SdM SpA e Eurolink. Come capo della Lega, ripieghi la bandiera elettorale del ponte, sventolata invano, in vista del voto per le europee dell'8-9 giugno".