Ponte sullo Stretto, sono quasi 300 le integrazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente
Anche il Ministero dell'Ambiente ha rilevato numerose criticità nel progetto del Ponte sullo Stretto. Al termine della conferenza dei servizi svolta nei giorni scorsi, il dicastero ha pubblicato due documenti (QUI) nei quali vengono richiesti chiarimenti per circa 300 punti che non hanno convinto la commissione composta da 50 esperti scelti proprio dal Ministero per esprimere un parere e delle osservazioni.
La commissione tecnica infatti ha richiesto 155 integrazioni riguardo al quadro programmatico generale, 66 integrazioni riguardanti la valutazione di incidenza, 16 integrazioni sul piano di utilizzo delle terre e 2 integrazioni riguardo alle verifiche di ottemperanza. Si tratta di 239 punti principali ai quali vanno sommati altre 56 richieste integrative "minori", per un totale di 295 osservazioni al progetto.
Generalmente sono stati espressi dubbi sulla compatibilità ambientale dell'opera, ed è stato evidenziato come manchi tutta la documentazione di analisi sulla tutela della biodiversità, e sulle fonti di inquinamento acustiche, elettromagnetiche e di vibrazione. Espressi anche dubbi sull'assenza di studi sulla pericolosità di maremoti, nonché sull'assenza di stime sulla deformazione della linea di costa. Motivi che hanno indotto a richiedere anche un'integrazione dell'analisi costi-benefici.
Adesso la società Stretto di Messina spa avrà 30 giorni di tempo per produrre le documentazioni richieste, che dovranno essere allegate alla procedura di VIA entro il prossimo 15 maggio. Una corsa contro il tempo, dato che pochi giorni dopo - il 24 maggio - si concluderà il lavoro della commissione tecnica.