Sos Humanity vince in Tribunale: fermo annullato e risarcimento per l’ong
L'imbarcazione Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity è stata illegittimamente trattenuta dalle autorità italiane, che dovranno ora risarcirla con 14 mila euro.
Questa la decisione finale del Tribunale di Crotone, che ha annullato in via definitiva il fermo amministrativo accogliendo in pieno il ricorso dell'organizzazione non governativa, fermata nel porto pitagorico dopo aver soccorso 77 persone in mare sotto i colpi di arma da fuoco della guardia costiera libica.
Una sentenza che getta le basi per altri casi simili, dato che il giudice Antonio Albenzio ha messo nero su bianco che, al netto dei memorandum e degli accordi, la Libia "non è un posto sicuro ai sensi della Convenzione di Amburgo" in quanto "caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani" e "non avendo mai ratificato la Convenzione di Ginevra".
A far proprendere verso questa decisione anche il fatto che l'Onu ha più volte "evidenziato il mancato rispetto dei diritti fondamentali della persona durante le operazioni di recupero espletate dalla guardia costiera libica", che proprio in occasione dell'intervento della Sos Humanity ha esploso diversi colpi di arma da fuoco contro gli stessi migranti in mare. Circostanza fortuitamente documentata con un video e numerose foto, pubblicate dalla stessa ong.
Di fatto, l'imbarcazione della ong è stata riconosciuta come l'unica realmente intervenuta sul posto per prestare effettivo soccorso e supporto ai naufraghi, adempiendo - tra l'altro - alle leggi internazioni ed al dovere di soccorso in mare.
Condannati a risarcire le spese di lite (quantificate in 14 mila euro) il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dell'Interno, il Ministero delle Finanze, la Questura di Crotone e la sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone, tutti rappresentati dall'avvocatura di Stato di Catanzaro.