Grande partecipazione all’evento di Transumanze “La Musica del Sud”
Grande successo a Camigliatello, dove la centralissima Via Roma è stata letteralmente invasa da ieri pomeriggio fino a tarda notte, per la seconda serata in musica di “Transumanze”, il Festival multidisciplinare, organizzato e voluto dalla Provincia di Cosenza. Oltre 5 ore di grande musica live, iniziata con il prologo dei Tamburi della Sila e proseguita poi con i coinvolgenti set di altri musicisti, con oltre 40 autorevoli partecipazioni, in buona parte del meridione, e la vivace conduzione di Peppe Voltarelli.
Ha iniziato Cataldo Perri, presentando alcuni brani dal suo ultimo cd "Guellarè", la trasposizione araba della parola bambino, simbolo di purezza e innocenza, una delle tante parole riscontrabili ancora nel dialetto calabrese a testimonianza delle molteplici contaminazioni fra i popoli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. La Calabria di "Guellaré" è crocevia di saperi, culture e speranze, che confluiscono in un suono personale e fortemente originale che per Perri rappresenta il più vigoroso richiamo della memoria. Una considerazione che vale anche per il cantastorie Danilo Montenegro, che ha proposto un set di matrice etno-jazz, in cui le narrazioni popolari tipiche del suo stile si sono sovrapposte alla musica di una band composta da alcuni tra i migliori jazzisti calabresi, fra cui lo strepitoso chitarrista Bruno Marrazzo.
Una sorpresa invece è arrivata dagli Scialaruga, una band proveniente dalla locride che ha saputo convertire la più viscerale tradizione calabrese in una musica estremamente pulsante, di evidente derivazione rock. Non meno straordinari i due ospiti provenienti da fuori regione: l'etnomusicologo Ambrogio Sparagna, ha offerto un condensato della sua ricerca pluriennale con le atmosfere calde della pizzica, della taranta, e della musica popolare laziale e campana con il suo organetto utilizzato per fare da trait d'union fra ritmi giocosi e vorticosi, che sono stati poi doppiati dal prodigioso tamburellista siciliano Alfio Antico, con la sua vena poetica intimista e solare, che guarda al mondo con un impeto di ribellione verso chi deturpa la terra e la sua bellezza e un irrefrenabile istinto d’amore verso tutto ciò che ancora oggi stupisce ed emoziona.
Applausi a scena aperta e coinvolgente bis finale capeggiato dallo stesso Peppe Voltarelli che ha intonato la sua "Raggia", con Alfio Antico, prima di riunire tutti gli splendidi protagonisti di questa fantasmagorica notte popolare, in uno degli angoli più belli del meridione per una festosa e tradizionale tarantella calabrese.
L’atteso concerto a più voci “La Grande Musica del Sud” ha spaziato proponendo, tra tradizione e innovazione, popolari ritmi travolgenti, che hanno coinvolto e appassionato i numerosissimi intervenuti, tra turisti e spettatori provenienti anche da fuori provincia. Un evento unico e partecipato al quale il Presidente della Provincia Mario Oliverio e l’Assessore Provinciale al Turismo Pietro Lecce, presenti per l’intera serata musicale a Camigliatello.
“Annettiamo grande importanza a manifestazioni come queste -hanno detto il Presidente Oliverio- non solo per l’attrattività creata dal concerto in sé all’insegna della buona musica, che mette in luce i migliori talenti locali e non solo, ma anche per offrire al territorio montano quelle prospettive di rilancio che danno manforte, come volano di sviluppo, all’economia dell’intera regione”.