Castrolibero: Greco, ok alla facoltà di medicina ma basta corsi inutili

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"La possibile istituzione della facoltà di medicina all’Università della Calabria è un’iniziativa da sostenere e salutare con quell’entusiasmo necessario per la realizzazione delle opere significative". - Lo afferma Orlandino Greco, sindaco del comune di Castrolibero in riferimento al dibattito in corso sull’argomento. "Da amministrare dell’area urbana, tuttavia, mi sembra evidente che la questione imponga una valutazione più complessiva sul rapporto tra formazione e lavoro e tra università e territorio. L’Università della Calabria con le sue eccellenze e le sue potenzialità rappresenta, e non solo per il territorio provinciale, una risorsa inestimabile. Tuttavia- continua Greco- dobbiamo finora prendere atto di una sostanziale incapacità di aprirsi al territorio, leggendone bisogni e interpretandone aspettative. In una realtà come quella della Calabria e più in generale del Mezzogiorno, è responsabilità collettiva dare risposte a problemi urgenti come la disoccupazione giovanile o la cosiddetta migrazione intellettuale. A questo scopo, la vera domanda che politici e accademici insieme dovremmo porci è come rendere più competitivi i nostri laureati sul mercato del lavoro, come facilitare loro l’ ingresso nel mondo del lavoro, come evitare che i nostri giovani più brillanti lascino la regione.

A questo proposito - si legge nella nota - bisognerebbe riflettere su quale sia nel complesso l’offerta formativa più opportuna da presentare ai nostri studenti. Se, infatti, è ormai accertata una carenza di medici (che secondo dati MIUR porteranno intorno al 2025 a un mancato rimpiazzo di 100mila medici su 350mila) tale da rendere auspicabile la nascita di una facoltà sul territorio; è altresì da riconsiderare la proliferazione di corsi dalla dubbia utilità e che, in effetti, non creano sbocchi professionali. Fatta salva la mission degli Atenei che resta quella di formare le generazioni future, una Università del Sud e della Calabria, in particolare modo, non può sottrarsi dal dare il suo contributo su questioni assillanti come quelle della disoccupazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro. Abbiamo l’obbligo morale di guidare i nostri studenti offrendo loro percorsi di formazione qualificati e accompagnati da reali prospettive di inserimento. Questa - conclude Greco- è la vera sfida che la politica dovrebbe affrontare. E in questo sono convinto che anche il mondo accademico dovrebbe e potrebbe sporcarsi le mani".