Operazione “Doppio Canale”, indagato torna libero
E' stato rimesso in libertà Giuseppe Zaffino, uno degli indagati coinvolti nell'operazione antidroga della Squadra mobile e della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata "Doppio canale". Il blitz e' stato portato a termine all'alba di giorno 11 gennaio per sgominare due organizzazioni criminali dedite ad un fiorente smercio di sostanze stupefacenti a Catanzaro, e con affari e collegamenti in provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia, ed accordi anche in Puglia e Basilicata.
Il tribunale del riesame di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal difensore di Zaffino, l'avvocato Nicola Tavano, sostituendo per l'indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'obbligo di dimora nel comune di residenza, non avendo ravvisato a carico di questi i gravi indizi di colpevolezza relativi alla contestazione di associazione a delinquere. L'operazione "Doppio canale" ha coinvolto complessivamente trentuno persone, per le quali i sostituti procuratori Pierpaolo Bruni e Vincenzo Capomolla avevano chiesto l'emissione di provvedimenti restrittivi. Il gip ha accolto la richiesta nei confronti di venticinque persone, a dieci delle quali e' contestato il traffico di stupefacenti, soprattutto cocaina, mentre agli altri e' contestata una serie di episodi di spaccio. Dall'inchiesta antidroga, secondo quanto reso noto dagli investigatori, sono emersi collegamenti dei gruppi malavitosi ricostruiti con il clan Mancuso di Limbadi e con soggetti vicini alla cosca dei Piromalli-Ruga del Reggino. Le indagini, avviate nel 2007, hanno permesso di effettuare numerosi arresti in flagranza e diversi sequestri di cocaina, marijuana e hashish.