Il Comune di Castrovillari a difesa del tribunale cittadino

Cosenza Attualità

Riceviamo e pubblichiamo la delibera votata all'unanimità del comune di Castrovillari per la tutela del tribunale cittadino

Riunito in sessione unica, straordinaria ed aperto al pubblico ed a tutti i sindaci del circondario del Tribunale di Castrovillari, al Presidente della provincia, ai parlamentari nazionali e regionali della provincia di Cosenza, alle forze sindacali e sociali, agli ordini professionali

Premesso:

che in data 14/9/2011 è stata approvata la l. 148 con la quale è stata data delega al governo per ridurre gli uffici giudiziari di primo grado e gli uffici di Procura; che, in esecuzione di tale legge, il Governo deve procedere a disporre la chiusura e/o l’accorpamento di numerosi Tribunali; che tra i Tribunali (c.d. Tribunali minori non situati in capoluoghi di provincia) interessati a tali provvedimenti rientrerebbe anche quello di Castrovillari; che il provvedimento legislativo sopra ricordato non rientra in un progetto organico di ristrutturazione di un servizio importante come la Giustizia, bensì in una legislazione dettata dal contingente problema finanziario; che esistono molteplici considerazioni, dando per scontate quelle di garanzia dell’effettività della tutela giudiziaria, di carattere territoriale, sociale e organizzativo che impongono di mantenere integre, se non allargate in senso geografico, le competenze del presidio giudiziario di Castrovillari; che, in ausilio ai lavori della commissione all’uopo preposta per l’analisi delle problematiche connesse alla riorganizzazione delle sedi giudiziarie, il comitato di difesa del Tribunale di Castrovillari ha predisposto un dossier per specificare le ragioni che militano per la tutela anche di questo Tribunale. Ragioni che sono state ritenute meritevoli di considerazione ed accoglimento dalla stessa Commissione tecnica; che il problema legalità che interessa la Calabria non può portare allo smantellamento dei presidi di giustizia che costituiscono la presenza più importante dello Stato e la garanzia dell’applicazione della legge sia nella parte precettiva che in quella sanzionatoria; che l’effettività della tutela giudiziaria deve essere garantita attraverso le esigenze reali dei territori e non per mere valutazioni di carattere finanziario;

Considerato:

che il Tribunale di Castrovillari ha una dotazione organica completa di 20 Magistrati di cui 5 Magistrati presso la Procura della Repubblica; che tale dotazione organica rientra tra i requisiti che nel progetto di legge iniziale, di riforma degli Uffici giudiziari, erano ritenuti necessari al mantenimento dei Tribunali; che tale dotazione organica è giustificata dall’area geografica ricompresa nel circondario del Tribunale di Castrovillari ,costituita da ben 39 comuni distribuiti su 2.029,32 Kmq. ,che vanno da zone montuose dell’Appennino sino al mare Ionio; che, all’interno di detta area geografica, esistono molti comuni di minoranza Arbereshe con una popolazione di circa 20.000 abitanti che, sulla base delle direttive comunitarie di tutela di minoranze all’interno dei paesi dell’U.E., impongono diverse valutazioni sia in termini di salvaguardia che di azioni positive di sviluppo; che, purtroppo, le associazioni mafiose costituiscono una brutta realtà ,per come si evince dai diversi procedimenti svolti negli ultimi anni che hanno portato ad accertare l’esistenza di un consolidato gruppo organizzato denominato ,a seconda dei periodi storici , “locale” o “ndrina” dell’area Cassano- Castrovillari; che le strutture di Giustizia esistenti, le quali hanno portato anche all’esborso di ingenti risorse pubbliche, fanno del Circondario del Tribunale di Castrovillari una realtà autosufficiente; che, nello specifico, si ricorda che è in costruzione (in fase di completamento con scadenza del termine di consegna ad Agosto 2012) il nuovo palazzo di Giustizia; che esistono strutture di costruzione recente adibite a Casa circondariale, con una sezione femminile ed un’ aula Bunker collegata con la detta struttura carceraria e dotata di un sistema di video-conferenze; che esistono realtà imprenditoriali importanti in materia di agro-alimentare nonché consolidate attività nel settore del terziario oltre ad enti pubblici in via di espansione, come il Parco nazionale del Pollino, che si integrano perfettamente con le esigenze di tutela e di erogazione dei servizi costituiti da un presidio di Giustizia;

Ritenuto

che una riforma della Giustizia non può essere dettata esclusivamente da ragioni di carattere finanziario e/o dal contenimento della spesa; che il risparmio desumibile dalla chiusura o dimensionamento del Tribunale e degli Uffici di Procura non è rinvenibile da alcun elemento certo e, in ogni caso, il disagio creato all’intera Comunità non farebbe che scaricare sui cittadini interessati i costi crescenti derivanti dal trasferimento in zone, spesso lontanissime dalla propria residenza, degli stessi uffici; che il sacrificio al quale sarebbe costretta l’intera comunità oggi servita dagli uffici tutti del Tribunale di Castrovillari in termini di tutela e salvaguardia del territorio, presidio contro la criminalità organizzata, crescita civile e sociale, impatto sulla sicurezza dei cittadini non può essere giustificato da alcuna esigenza di cassa (peraltro inesistente nel caso de quo);

Vista

La mobilitazione della comunità locale a difesa del Tribunale costituita da cittadini, Ordini professionali, parti sociali, enti pubblici (comuni interessati, Ente Parco, Comunità Montana), partiti politici ed associazioni; la possibilità di allargare la zona territoriale di competenza del Tribunale aggregando anche altri comuni costituenti aree omogenee con quelle attualmente servite; ad unanimità di voti

DELIBERA

di esprimere vibrata opposizione rispetto a qualunque ipotesi o tentativo di soppressione o ridimensionamento dei presidi di Giustizia calabresi e tra questi del Tribunale di Castrovillari e degli Uffici di Procura; di convocare il consiglio comunale in seduta permanente, anche in sedi diverse da quella istituzionale, a difesa del Tribunale di Castrovillari;

di invitare il nuovo Governo e, per esso , il Ministero di Giustizia e la Commissione Parlamentare Giustizia a valutare tutti gli elementi sui carichi di lavoro del Tribunale di Castrovillari e sulla dotazione organica, sulla produttività, sull’esistenza di due palazzi di giustizia (di cui uno nuovo in fase di completamento e totalmente finanziato dal Ministero della Giustizia), sulla presenza di un’aula bunker collegata tramite tunnel sotterraneo alla casa circondariale ove è presente anche una sezione carceraria femminile, la presenza della Compagnia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Commissariato di P.S., di una caserma militare del genio guastatori, della caserma dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, di 150 agenti di polizia penitenziaria, nonché gli aspetti demografici (con minoranze Arbereshe), geografici, economici, organizzativi e sociali sopra indicati per il mantenimento dell’esistente anche attraverso la possibilità di ampliare la competenza attraverso l’aggregazione di altre aree omogenee;

di impegnare tutta la deputazione nazionale e regionale della Calabria a sostegno di tali iniziative alla quale sarà inoltrato il presente ordine del giorno; di invocare la tutela e salvaguardia dell’intera Comunità e delle importanti realtà imprenditoriali attraverso il mantenimento del presidio di legalità in una zona già sottoposta a notevole influenza della criminalità organizzata; di richiedere ai comuni del circondario del Tribunale di Castrovillari di adottare analogo atto deliberativo; Dare atto che sul presente ordine del giorno non sono richiesti pareri tecnici.

Trasmettere copia del presente ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Al Ministero della Giustizia; alla Commissione parlamentare Giustizia; trasmettere copia del presente ordine del giorno anche al Prefetto ed al Questore della provincia di Cosenza per l’allarme sociale che un’eventuale soppressione potrebbe creare.

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