Interrogazione di Loiero sui rifugiati in Calabria
Riceviamo e pubblichiamo l'Interrogazione a risposta immediata di Loiero al Presidente della Giunta della Regione sui rifugiati in Calabria.
"Premesso che oggi,in Calabria, così come in altre Regioni d’Italia, la situazione dell’accoglienza sta raggiungendo punte d’estrema sofferenza poichétroppo spesso i Comuni interessati si sono trovati, loro malgrado, a dover anticipare dei fondi, condizione tanto più complicata se collocata in un momento di crisi economica come quello attuale,che peraltro ha registrato una notevole riduzionedell’erogazione dei trasferimenti erariali verso le autonomie locali;
In considerazione del fatto che questo meccanismo ha eroso tutti i soggetti interessati: gli enti locali, le associazioni, gli enti gestori ma soprattutto, per ironia della sorte, chi ne ha pagato le conseguenze maggiori sono stati proprio irichiedenti asilo, sottoposti a innumerevoli disagi e privazioni e ad una quasi totale sospensione dei diritti sociali e dei diritti umani, che riguarda tanto i rifugiati quanto i cittadini calabresi residenti nei comuni interessati;
A ciò s’aggiunga la complessità burocratica,che ha gravato oltre misura su quei piccoli Comuni, come Riace, dove la situazione è diventata estremamente critica e potrebbe avere ricadute pesanti;
Poiché in Calabria la situazione sembrerebbe complicarsi a causa di un supposto impedimento burocratico con la Corte dei conti;
Considerato che questa situazione va ormai avanti da mesi e non poteva non essere a conoscenza delle istituzioni regionali preposte; si Chiede al Presidente della Giunta della Regione Calabria: se, quando e cosa intende fare.
Più specificatamente:
- cosa s’intende fare per una felice soluzione di questa drammatica situazione che riguarda un pezzo di Calabria positivamente conosciuto, in Italia e all’Estero, come esempio di politiche virtuose, ospitali e solidali, in un territorio che, al contrario, troppo spesso tristemente assurge a simbolo di quella potentissima criminalità organizzata che è conosciuta col nome di ‘ndrangheta;
- se non ritenga utile voler sollecitare con urgenza il Ministero degl’Interni nella persona della Ministro Cancellieri e la Protezione civile nazionale,unitamente asmuoverequanto è in nel suo potere verso la Protezione civile regionale,al fine di un fattivo interessamento volto all’erogazione dei fondi per una repentina risoluzione del problema;
- nell’eventualità in cui questa situazione dovesse permanere e non conoscere una soluzione in tempi brevi, se non ritenga opportuno ipotizzareadeguate misure di sostegno, volte ad individuare reti di salvataggio per quei Comuni maggiormente esposti, magari attraverso la formula della fideiussione bancaria stipulata dalla Regione e destinata ai Comuni interessati."