‘Ndrangheta: omicidi Lamezia, preso “gruppo di fuoco” clan Giampà
La Squadra Mobile di Catanzaro ha arrestato quattro persone ritenute appartenenti al "gruppo di fuoco" della cosca Giampà di Lamezia Terme. Gli arrestati sono ritenuti responsabili degli omicidi di Vincenzo Torcasio e del figlio Francesco, esponenti di spicco dell' omonima famiglia contrapposta, avvenuti a Lamezia Terme (CZ) nei mesi di giugno e luglio 2011.
Gli omicidi, secondo l'accusa, avevano come motivazione la ripartizione territoriale tra le diverse famiglie mafiose, ai fini della riscossione delle estorsioni a carico di diversi imprenditori. Entrambi gli omicidi suscitarono allarme sociale in quanto il primo fu consumato all'interno di un campo di calcetto, alla presenza di numerose persone, ed il secondo avvenne in pieno giorno nel centro cittadino.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dalla Dda di Catanzaro. I particolari dell'operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà in Questura alle ore 11.
h 11:52 | Gli arrestati sono Francesco Vasile, 31 anni, Vincenzo Giampà, 41, Maurizio Molinaro, 29, Alessandro Torcasio, 29. Decisive, ai fini del loro arresto, le indicazioni fornite dal pentito Giuseppe Giampà, figlio del boss Francesco, detto "il professore", che hanno supportato le indagini degli inquirenti. Vincenzo Giampà, in particolare, era stato già arrestato dalla Polizia nel corso di una precedente operazione.
h 12:34 | Nello specifico, secondo quanto riferito nel corso di una conferenza stampa, Vasile, Torcasio e Molinaro sono ritenuti autori dell'omicidio di Vincenzo Torcasio, mentre gli autori dell'omicidio di Francesco Torcasio sarebbero Vasile, Molinaro e Giampà. I due episodi criminosi, secondo la ricostruzione della squadra mobile catanzarese, si inquadravano nelle interferenze del gruppo criminale facente capo ai Torcasio nella riscossione delle estorsioni ad imprenditori già vittime del contrapposto gruppo Giampà.
Il complesso delle attività investigative ha permesso di ottenere riscontri alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Angelo Torcasio, Giuseppe Giampà e Umberto Egidio Muraca. Il provvedimento cautelare nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili dei due omicidi è stato notificato nelle case circondariali di Roma, Salerno, Civitavecchia e Siracusa, dove erano già detenuti in quanto colpiti da una precedente ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso ed altro. Vasile era stato già sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 17 luglio scorso ed è indicato come esecutore materiale di entrambi gli omicidi, mentre gli altri arrestati avrebbero agito con funzione di supporto al killer.