Inchiesta Poseidone: al via testimonianze, in aula investigatori
È stata dedicata alle prime testimonianze l'udienza di oggi del processo a carico dei 23 imputati coinvolti nell'inchiesta "Poseidone", su presunti illeciti che sarebbero stati commessi nel settore della depurazione in Calabria. Al microfono - scrive l'Agi - si sono susseguiti due degli investigatori che svolsero le indagini, chiamati dal pubblico ministero per ricostruire lo svolgimento delle attività investigative che alla fine hanno portato a contestare accuse che vanno dall'associazione per delinquere alla concussione, alla falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, favoreggiamento personale, truffa, tentata turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio.
Il processo è stato infine rinviato al 13 febbraio per l'acquisizione di ulteriori testimonianze. Sul banco degli imputati, tra gli altri, siedono Giuseppe Chiaravalloti, ex presidente della Giunta regionale calabrese, nonché legale rappresentante pro tempore del Commissariato straordinario per l'emergenza ambientale; Domenico Antonio Basile, ex assessore all'Ambiente della Regione Calabria; Giovambattista Papello, ex responsabile unico del procedimento presso l'ufficio del commissario. L'inchiesta "Poseidone" fu avviata nel 2005 dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris. Nel 2007, dopo che la delega all'indagine fu revocata a de Magistris, il caso passò al collega Salvatore Curcio, fino ad arrivare, nel 2009 nelle mani del procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, che in 5 mesi la portò a compimento con un avviso di conclusione delle indagini emesso a settembre 2009.
Del 3 giugno 2011, infine, la decisione del giudice dell'udienza preliminare che ha mandato sotto processo 23 imputati, ed ha pronunciato anche 11 proscioglimenti, nonché una condanna ed un'assoluzione nei confronti degli unici due indagati che hanno scelto il rito abbreviato, ma l'unica condanna è stata in seguito ribaltata in un'assoluzione in sede di giudizio d'appello.