Ritrovamento del corpo di Fabrizio Pioli: i dettagli nella conferenza stampa

Reggio Calabria Cronaca
Foto: lagazzettaonline

Il procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, durante la conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha confermato ufficialmente la notizia già trapelata ieri sera sul ritrovamento dei resti dell'elettrauto scomparso il 23 febbraio 2012. "Ieri - ha detto il procuratore - è stato ritrovato il corpo che riteniamo quasi senza ombra di dubbio appartenere a Fabrizio Pioli".

A far ritrovare agli inquirenti il luogo di sepoltura sono state le indicazioni fornite da Antonio Napoli, 54enne, che ieri si è costituito ai Carabinieri di Melicucco dopo una latitanza di un anno. Napoli infatti era ricercato dal 25 febbraio 2012 con l'accusa, in concorso, di omicidio ai danni di Fabrizio Pioli; insieme ad altre 4 persone l’uomo è già state rinviato a giudizio per il delitto, ed il processo dinnanzi alla Corte d'Assise inizierà il prossimo 14 marzo.

Il corpo di Pioli era stato gettato in una fossa profonda due metri, e poi ricoperto di terra. Per Creazzo "trova pieno l'intercettazione ambientale effettuata la sera stessa della scomparsa di Pioli e che ci diede la quasi certezza che Pioli era morto poco dopo essere stato braccato e fermato da chi poi l'ha soppresso. Uno degli imputati, dopo le spiegazioni date al cognato che veniva da fuori, disse: “sono andati a buttarlo”.

Il procuratore, nella conferenza, ha sottolineato come “il corpo e' stato buttato dentro una fossa profonda come forse non si fa nemmeno per un animale".

L'area in cui era stato occultato il corpo di Pioli era distante non più di 500 metri dal luogo dove venne rinvenuta l'automobile incendiata della vittima. All’epoca, alle 19, dopo lunghe e faticose ore di attività, le operazioni di ricerca si sono concluse.

Il comandante della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro, il capitano Francesco Cinnirella, dal canto suo, ha sottolineato come, per le caratteristiche antropometriche il corpo, ormai ridotto a scheletro dopo un anno di inumazione, corrisponde a quello di Pioli, inoltre e' stato rinvenuto un brandello della giacca verde indossata dalla vittima il giorno della scomparsa".

I pochissimi dubbi verranno sciolti, definitivamente, con l’esame autoptico che verrà svolto nei prossimi giorni. Solo dopo, probabilmente per la prossima settimana i familiari di Pioli potranno celebrarne il funerale.

Intanto, nella stessa mattinata di oggi Napoli era dinnanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia. Napoli non ha spiegato ai carabinieri il motivo che l'ha indotto a consegnarsi alla giustizia dopo un anno di latitanza. Per il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Lorenzo Falferi, presente anch’esso alla conferenza, a contribuire è stata anche la pressione investigativa sul suo conto.

Nessuna dichiarazione da parte dell’uomo arrestato, invece, è arrivata sul sul movente del delitto, che per gli investigatori e' da ricercare in una relazione extraconiugale che Pioli intratteneva con la figlia sposata di Napoli


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