Palmi, processo Meta: una condanna e 4 assoluzioni
Con quattro assoluzioni e una condanna si e' concluso lo stralcio del processo Meta, celebrato dinnanzi al Tribunale di Palmi (Antonio Battaglia, presidente, Claudio Paris e Anna Laura Ascioti, a latere). Sono stati assolti Vincenzo Verduci (difeso dagli avvocati Antonino Napoli e Luciano Battista), Giasone Italiano (difeso dagli avvocati Concentto Pirrottina, Nico D'Ascola e Guido Contestabile), Domenico Rugolo (difeso dagli avvocati Umberto Abate e Pasquale Foti) dai reati di estorsione e danneggiamento aggravati dal metodo mafioso per aver organizzato il tentativo di estorsione su un fondo di proprieta' di Vincenzo Buceto. Il quarto assolto, Gianluca Favara (difeso dall'avvocato Francesco Calabrese) era accusato di estorsione e possesso e detenzione di armi. E' stato condannato a otto anni di reclusione Nicola Alvaro, accusato di estorsione e danneggiamento aggravati dal metodo mafioso.
Il pm della Direzione Distrettuale Antimafia, Giuseppe Lombardo, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati (Vincenzo Verduci: 9 anni; Domenico Rugolo: 9 anni; Nicola Alvaro: 9 anni; Giasone Italiano: 8 anni; Gianluca Favara: 18 anni). Italiano Giasone, Domenico Rugolo e Gianluca Favara sono stati immediatamente scarcerati mentre Vincenzo Verduci era stato precedentemente scarcerato dal Tribunale della Liberta' di Reggio Calabria in accoglimento dell'istanza presentata, in seguito ad indagini difensive, dagli avvocati Antonino Napoli e Luciano Battista. Il processo e' stato celebrato a Palmi in seguito all'accoglimento, da parte del Tribunale di Reggio Calabria, dell'eccezione, formulata dall'avvocato Antonino Napoli, difensore di Vincenzo Verduci, di incompetenza per territorio.
Agi