Droga: Catanzaro; processo “The wall”, cinque condanne

Catanzaro Cronaca

Si è concluso con cinque condanne a pene comprese fra 3 anni e mezzo di reclusione e un anno e 4 mesi e un'assoluzione totale il processo a carico di sei imputati coinvolti nell'operazione battezzata "The Wall", diretta contro un'organizzazione dedita al narcotraffico operativa a Catanzaro e con canale di approvvigionamento a Napoli.

Il tribunale collegiale (presidente Adriana Pezzo, a latere Barbara Fatale ed Emanuela Folino) ha emesso oggi la propria sentenza, condannando Andrea Virtuoso a 3 anni e sei mesi di reclusione e 7.500 euro di multa, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici (il pubblico ministero aveva chiesto 9 anni di reclusione e 85.000 euro di multa); Donato Passalacqua a 1 anno e 8 mesi e 5.000 euro (chiesti 6 anni e 60.000 euro); Massimo Purcaro a 1 anno e 8 mesi e 5.000 euro (chiesti 7 anni e 6 mesi e 75.000 euro); l'uomo è stato contestualmente assolto da uno dei capi d'accusa a suo carico; Giuseppe Maranzano a 1 anno e 4 mesi, con concessione della sospensione condizionale (chiesti 3 anni), il 46enne carabiniere in pensione era accusato di corruzione perché secondo gli inquirenti avrebbe garantito, attraverso il suo ruolo di militare in servizio nel capoluogo calabrese, controlli meno asfissianti nei confronti di un sorvegliato speciale; Giuseppe Caroleo a 2 anni e 6 mesi e 2.000 euro (chiesti 7 anni e 6 mesi e 75.000 euro). Completamente assolta, infine, Antonietta Scozzafava, per la quale il pm aveva chiesto una condanna a 9 anni e 7 mesi di reclusione (tra gli avvocati impegnati Antonio Ludovico, Gregorio Viscomi, Marcello Trafiletti).

Per altri sei imputati coinvolti nella medesima inchiesta, che hanno chiesto il rito abbreviato, la sentenza è arrivata il 28 marzo scorso, quando il giudice distrettuale dell'udienza preliminare di Catanzaro, Livio Sabatini, ha sentenziato sei condanne a pene comprese fra i 14 e i 2 anni di reclusione. Gli imputati sono stati destinatari di un'ordinanza cautelare, eseguita all'alba del 29 marzo 2012 dalla Squadra mobile di Catanzaro con il blitz "The Wall", che ha portato in carcere quattro persone, agli arresti domiciliari altre sette, e una all'obbligo di dimora. Secondo l'accusa la banda di trafficanti era riuscita a monopolizzare lo spaccio di sostanze stupefacenti - eroina, cocaina, crack e kobrett -, acquistate a Napoli e portate nel capoluogo calabrese dai corrieri del gruppo, anche grazie alla partecipazione di soggetti di etnia rom stanziali da anni ormai sul territorio catanzarese. (AGI)