Droga: operazione “The wall”, un’assoluzione e tre sconti di pena
Si è concluso con un'assoluzione, tre sconti di pena, e una condanna confermata con l'eliminazione di un beneficio precedentemente concesso il processo d'appello a carico di cinque imputati coinvolti nell'operazione battezzata "The Wall", diretta contro un'organizzazione dedita al narcotraffico operativa a Catanzaro e con canale di approvvigionamento a Napoli. La Corte d'appello di Catanzaro (presidente Fabrizio Cosentino, consiglieri Antonio Giglio e Antonio Saraco), oggi, ha riformato la sentenza di primo grado del 10 maggio del 2013 del tribunale collegiale che al termine del processo con rito immediato aveva emesso cinque condanne - a pene comprese fra 3 anni e mezzo di reclusione e un anno e 4 mesi - e un'assoluzione totale e, pronunciandosi nei confronti dei cinque condannati, i soli per cui è stato proposto appello, ha stabilito di assolvere Massimo Purcaro, che aveva avuto 1 anno e 8 mesi di reclusione e 5.000 euro di multa; e di diminuire le pene inflitte a: Andrea Virtuoso, da a 3 anni e sei mesi di reclusione e 7.500 euro di multa, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici, a 11 mesi di reclusione e 4.000 euro di multa, con l'eliminazione dell'interdizione; Donato Passalacqua, da 1 anno e 8 mesi e 5.000 euro, a sei mesi e 1.500 euro; Giuseppe Caroleo, da 2 anni e 6 mesi e 2.000 euro, a sette mesi e 2.000 euro. Situazione aggravata per il solo Giuseppe Maranzano, il 46enne carabiniere in pensione accusato di corruzione perché secondo gli inquirenti avrebbe garantito, attraverso il suo ruolo di militare in servizio nel capoluogo calabrese, controlli meno asfissianti nei confronti di un sorvegliato speciale, per il quale i giudici hanno confermato la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione, con concessione della sospensione condizionale, ma cancellando il beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale.
Si chiude così il secondo capitolo giudiziario per alcuni imputati di "The Wall". Per altre sei persone, che avevano chiesto il rito abbreviato, la sentenza di primo grado e' arrivata il 27 marzo 2013, quando il giudice distrettuale dell'udienza preliminare di Catanzaro, Livio Sabatini, sentenzio' sei condanne a pene comprese fra i 14 e i 2 anni di reclusione. E' seguito anche per loro il giudizio d'appello che si è concluso, il 4 dicembre del 2013, con due condanne ribaltate in assoluzioni totali, tre assoluzioni parziali con conseguente sconto di pena, ed una condanna confermata. Gli imputati di "The Wall" sono stati destinatari di un'ordinanza cautelare, eseguita all'alba del 29 marzo 2012 dalla Squadra mobile di Catanzaro con l'omonimo blitz, che ha portato in carcere quattro persone, agli arresti domiciliari altre sette, e una all'obbligo di dimora. Secondo l'accusa la banda di trafficanti era riuscita a monopolizzare lo spaccio di sostanze stupefacenti - eroina, cocaina, crack e kobrett -, acquistate a Napoli e portate nel capoluogo calabrese dai corrieri del gruppo, anche grazie alla partecipazione di soggetti di etnia rom stanziali da anni ormai sul territorio catanzarese. (AGI)