Droga: processo “The Wall”, due condanne annullate in appello
Due condanne ribaltate in assoluzioni totali, tre assoluzioni parziali con conseguente sconto di pena, ed una condanna confermata. Sono queste le decisioni della Corte d'appello di Catanzaro nei confronti di sei imputati coinvolti nell'operazione battezzata "The Wall", diretta contro un'organizzazione dedita al narcotraffico operativa a Catanzaro e con canale di approvvigionamento a Napoli, che in primo grado hanno scelto il giudizio abbreviato.
I giudici (presidente Donatella Garcea, consiglieri Alessandro Bravin e Vincenzo Galati), oggi, hanno assolto Domenico Chirumbolo e Antonio Giudice dai reati loro contestati "perché il fatto non sussiste", mentre al termine degli abbreviati, il 27 marzo 2013, i due uomini erano stati condannati a 4 anni 5 mesi e 10 giorni di reclusione ciascuno. Sono stati invece assolti solo per singoli capi: Giuseppe Lazzarini, per il quale la pena è stata rideterminata in 4 anni e 4 mesi di reclusione e 21.000 euro di multa, con rimessione in libertà per perdita di efficacia della misura cautelare (in primo grado aveva avuto 8 anni e 4 mesi); Alessandro Critelli, per il quale la pena è stata ridotta a 6 anni e 10 mesi e 32.000 euro (in primo grado aveva avuto 14 anni e 8 mesi di reclusione); e Maria Passalacqua, per la quale la pena è stata ridotta a 5 anni e 4 mesi e 24.000 euro (in primo grado aveva avuto 8 anni). Infine, per Ivan Manfredi è stata confermata la condanna di primo grado a 2 anni e 8 mesi e 14.600 euro.
Altre sei persone coinvolte nella medesima inchiesta antidroga - tra le quali il carabiniere Giuseppe Maranzano, 46 anni, in pensione, accusato di corruzione perché secondo gli inquirenti avrebbe garantito, attraverso il suo ruolo di militare in servizio nel capoluogo calabrese, controlli meno asfissianti nei confronti di un sorvegliato speciale - sono state giudicate davanti al tribunale collegiale di Catanzaro con processo dibattimentale che si è concluso, il 10 maggio scorso, con cinque condanne - a pene comprese fra 3 anni e mezzo di reclusione e un anno e 4 mesi - e un'assoluzione totale per una donna.
Gli imputati sono stati destinatari di un'ordinanza cautelare, eseguita all'alba del 29 marzo 2012 dalla Squadra mobile di Catanzaro con il blitz "The Wall", che ha portato in carcere quattro persone, agli arresti domiciliari altre sette, e una all'obbligo di dimora. Secondo l'accusa la banda di trafficanti era riuscita a monopolizzare lo spaccio di sostanze stupefacenti - eroina, cocaina, crack e kobrett -, acquistate a Napoli e portate nel capoluogo calabrese dai corrieri del gruppo, anche grazie alla partecipazione di soggetti di etnia rom stanziali da anni ormai sul territorio catanzarese. (AGI)