Esami università Calabria falsificati, 61 indagati da gup
È approdato davanti al giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, che ha competenza distrettuale per i reati informatici, il procedimento a carico di 61 persone coinvolte nell'inchiesta denominata "Centodieci e lode", sulla presunta falsificazione di esami che sarebbe avvenuta presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università della Calabria. L'udienza di oggi si è aperta proprio con l'anticipazione della richiesta dell'Unical di costituirsi come parte civile - richiesta che sarà avanzata anche da un docente dell'Ateneo cosentino - sulla quale il giudice, Giovanna Mastroianni, si è riservata di decidere alla prossima udienza del 7 ottobre, data a cui tutto è stato rinviato a causa di difetti nelle notifiche.
L'inchiesta "Centodieci e lode", diretta dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Tridico, è partita a seguito di una denuncia del preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Unical, Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Le successive e complesse investigazioni, che hanno richiesta anche numerose consulenze grafologiche, avrebbero poi svelato un presunto collaudato sistema utilizzato per favorire l'iter accademico di alcuni studenti. Ben 72 le lauree che, secondo le accuse, sarebbero state ottenute grazie a "falsi esami", e che quindi l'Unical annullerà. Erano 75, invece, gli iniziali indagati che, dopo l'avviso di conclusione indagini si sono ridotte a 61 poiché l'Ufficio di procura ha chiesto l'archiviazione per 14 persone. (AGI)