Uil Calabria: “La sanità regionale è allo sfascio”
“L'assurdo, gravissimo e mortificante episodio delle sacche di sangue infetto e' la dimostrazione palese dello sfascio della sanità calabrese”. E’ quanto scrivono in una nota congiunta il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, e il segretario provinciale Fpl, Elio Bartoletti.
“Tentare di addossare unicamente sul medico le responsabilità di anni di cattiva gestione – continuano i rappresentanti della Uil - e' un esercizio al quale non ci associamo poiché non aiuta a risolvere i veri problemi di un sistema oramai collassato.
Le responsabilità penali, se ci sono, vanno individuate, con il massimo rigore, da parte degli organi competenti in materia.
Come Sindacato siamo fortemente impegnati a suggerire e pretendere azioni organizzative e comportamenti capaci di risolvere i problemi e dare risposte qualitative, soprattutto, ai cittadini più deboli ed indifesi.
In questi anni, non abbiamo mai taciuto!
Abbiamo sostenuto gli operatori sanitari e denunciato le condizioni di lavoro disumane, i turni massacranti e gli sprechi di ingenti risorse nelle diverse gestioni che si sono avvicendate.
La Sanità non e' mai stato argomento di programmazione e di organizzazione della qualità del servizio ma terreno di rapina della politica regionale e locale. Crocevia di interessi, di potere politico ed elettorale.
Mai il paziente e' stato al centro dell'attenzione.
Mai gli operatori sono stati soggetti interessati a partecipare a veri processi organizzativi e di crescita professionale.
La politica, di centro destra e di centro sinistra, seppur con responsabilità diverse, ha contribuito a creare solo centri di potere che nulla hanno a che fare con una buona sanità.
E' tempo di finirla con le sterili reciproche accuse!
Smetterla di pensare alla sanità in termini campanilistici!
A noi interessa sapere cosa si vuole fare per garantire livelli essenziali di assistenza uniformi ed omogenei su tutto il territorio.
Cosa si intende fare per dare servizi efficienti e di qualità.
Come si pensa di garantire dignità e decoro ai tanti professionisti che, a prezzo di rischi altissimi, stanno mantenendo in piedi un settore che fa acqua da tutte le parti.
Non possiamo accettare, pena azioni di durissima protesta, che i politici continuino ad utilizzare la sanità come un distributore di prebende per gli amici e clientele dispendiose che hanno provocato danni incalcolabili nel sistema sanitario pubblico.
Se qualcuno, poi, pensa di sanare i debiti con ulteriori tassazioni, sbaglia!
Il Sindacato non farà sconti a nessuno!
Saremo, più di ieri, a fianco dei cittadini e degli operatori che non ne possono più di questa situazione e chiederemo il conto dei danni prodotti e delle risorse che sono state sperperate in tutti questi anni.
La Sanità - conclude la nota - sarà, per quanto ci riguarda, il campo di battaglia sul quale sfideremo la politica a fare i conti, una volta per tutte, sulla reale volontà di cambiare”.