Sangue infetto a Cosenza, due condanne e un’assoluzione
Due condanne e un’assoluzione. È la decisione del Tribunale di Cosenza in seduta collegiale presieduta dal giudice Ianni, a latere Granata, che ha condannato, in primo grado, a due anni di reclusione, Marcello Bossio e a sette mesi Osvaldo Perfetti.
Il Tribunale ha infatti emesso le sentenze per il processo scaturito dall’operazione Sangue infetto, portata avanti a seguito della morte di Cesare Ruffolo, un pensionato di 79 anni deceduto il 4 luglio del 2013.
Pena sospesa per entrambi, interdizione temporanea dai pubblici uffici per sei mesi e non menzione nel casellario giudiziale.
Ruffolo, sottoposto ad una trasfusione nel centro cosentino, è stato infettato da una sacca contaminata. È stato assolto Luigi Rizzuto per non avere commesso il fatto.
Il pm Giuseppe Casciaro aveva chiesto condanne per tutti gli imputati. Marcello Bossio all'epoca dei fatti era primario del reparto di Immunoematologia ed era accusato di omissione di atti di ufficio e, con Osvaldo Perfetti, direttore medico dell'Azienda ospedaliera dell'Annunziata di Cosenza, imputato dei reati di morte in conseguenza di altro reato doloso e somministrazione di medicinali guasti.
Luigi Rizzuto, dirigente medico, era stato accusato di omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi nei confronti di Francesco Salvo, un altro paziente coinvolto nella vicenda, ma che si salvò.