Sanità, Guccione: nessun provvedimento dopo fatti al centro trasfusionale

Cosenza Salute

“Dopo i gravi fatti accaduti al Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza non è ancora stato messo in atto alcun provvedimento indicato dalla Regione e dal Ministero della Salute”.

È la preoccupata e preoccupante denuncia che emerge da un’interrogazione a risposta immediata presentata oggi dal Consigliere regionale del Pd Carlo Guccione al Presidente della Giunta regionale calabrese, on. Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro sanitario regionale.

Nell’interrogazione il consigliere regionale del Pd evidenzia una serie di fatti e di circostanze che portano direttamente a queste conclusioni.

Guccione parte, innanzitutto, dal verbale della riunione congiunta svoltasi il 4 dicembre scorso tra il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali ed il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza della Regione Calabria. Al punto 13 di pagina 39 del verbale viene affrontato il problema del Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e si invita la struttura commissariale a procedere tempestivamente all’adozione di soluzioni organizzative finalizzate a garantire l’erogazione dei LEA in condizioni di qualità e sicurezza, di cui Guccione resta in attesa di ricevere ulteriore documentazione.

Poi ricorda che il sub commissario Pezzi, nella sua Nota Prot. n. 413_13 del 30.09.2013, aveva evidenziato che il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza aveva chiesto un nuovo incontro urgente con il Centro Regionale Sangue per essere supportato nelle operazioni di chiusura del Centro Trasfusionale e di avere rappresentato, nel contempo, di aver incontrato numerose difficoltà a coordinare ed organizzare i processi di accreditamento secondo le indicazioni degli audit del 17 e 18 luglio e del 12 agosto uu.ss., declinando ogni responsabilità in merito.

Guccione cita, quindi, il Tavolo Massicci che, dal canto suo, aveva rilevato che “dall’analisi dei due eventi “sentinella” occorsi nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza emergono diverse problematiche (l’inadeguatezza nella comunicazione tra operatori sanitari e la violazione delle Linee Guida)”. Ai rilievi mossi dal Tavolo Massicci l’Azienda Sanitaria aveva risposto dichiarando che “sono stati elaborati piani di miglioramento previsti dalle indicazioni ministeriali, il cui monitoraggio avviene anche a cadenza mensile”.

Ad oggi, commenta Guccione, non si ha nessuna informazione sull’effettiva realizzazione degli interventi dichiarati, né se sia presente un piano aziendale per la sicurezza dei pazienti. A tal proposito viene di nuovo citato il Tavolo Massicci, il quale conclude affermando che “in sintesi, sul Centro Trasfusionale dell’AO di Cosenza, non risultano essere state messe in atto le indicazioni fornite dalla Regione, che risultano copiose e in linea con quelle fornite a livello centrale”.

Alla luce di queste conclusioni sul Centro Trasfusionale dell’AO di Cosenza, Guccione chiede a Scopelliti se non ritiene opportuno e urgente intraprendere tutte le iniziative necessarie a garantire la salute dei cittadini, messa a repentaglio dal mancato adempimento degli interventi richiesti dalla Regione e dal Ministero della Salute.