Rossano: sostenibilità ambientale, Ita ringrazia Ricicl’art e Slow Food
Memorandum sulla tutela del creato. Le scuole ringraziano Ricicl’art. La Prof.ssa Ornella Mamone Capria: metodo dell’apprendimento cooperativo, vincente. Tutela del territorio e della salute, risparmio energetico, smaltimento dei rifiuti e occupazione. Ecco il contributo dell’ Ist.Tecnico Agrario “F.Silvestri” di Rossano: in agricoltura tutto viene recuperato.
L'Istituto Tecnico Agrario " F. Silvestri" di Rossano, rappresentato da un gruppo di studenti coadiuvato dalla loro compagna-tutor Noemi Savelli, ringrazia tutti gli organizzatori di Ricicl’art e di Slow Food per aver organizzato incontri formativi di alto livello che hanno visto giovani delle varie scuole lavorare insieme per un unico obiettivo: il Memorandum sulla tutela del Creato e del territorio. Alla redazione del documento hanno partecipato per L’istituto Professionale Alberghiero, Edyta Dutkyencz, Roksana Dutkyencz, Anna Esposito, Federica Cetere, Enza Filacchione e Isidoro Carbone; per L’istituto Tecnico Agrario Giuseppe Sapia.
Attraverso l’incontro tenutosi a Palazzo San Bernardino – dichiara la Prof.Ssa Mamone Capria - la metodologia didattica dell’apprendimento cooperativo è stata adottata ed espletata con grande successo. Le associazioni sono riuscite a far lavorare insieme i giovani studenti delle diverse scuole del territorio e a farli collaborare per la produzione di un documento. È stato possibile trasformare “l’io–individualista” dello studente appartenente ad una determinata scuola in “noi–gruppo giovani” con possibilità di nuove idee e strategie produttive. L’istruzione agraria – continua la docente - è di estrema importanza per la tutela del territorio, della salute, per il risparmio di energia, per lo smaltimento dei rifiuti e per la creazione di posti di lavoro.
In agricoltura tutto viene recuperato! Dalla buccia ai semi dei frutti, dalle biomasse erbacce e legnose ai reflui zootecnici. Da tutto si ricava economia e si ottiene salute! Vi prego non dimenticatelo ! Oggi con l’utilizzo della manodopera straniera e dei macchinari di alta tecnologia, “la terra” può essere amata, gestita e valorizzata solo se ci sono “competenti intelligenze“. Se vogliamo far crescere il nostro territorio - conclude - dobbiamo ritornare alla terra, non in qualità di contadini ma come gestori, imprenditori e dottori dei mari, dei fiumi, dei boschi, della flora e fauna. Riflettete giovani e adulti!