‘Ndrangheta: operazione “Erinni”, nuove ordinanze a carico indagati

Reggio Calabria Cronaca

Il 19 dicembre 2013, nelle province di Reggio Calabria, Asti, Catanzaro, Chieti, Cuneo e Frosinone, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 soggetti ritenuti appartenenti alla ‘ndrangheta nelle sue articolazioni territoriali denominate cosca “Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo” e cosca “Ferraro-Raccosta”, operanti ad Oppido Mamertina e territori limitrofi.

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso in omicidio, concorso in detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da fuoco anche da guerra e clandestine, concorso in sequestro di persona, concorso in intestazione fittizia di beni, concorso in detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina, concorso in ricettazione, procurata inosservanza di pena, riciclaggio, tutti reati aggravati dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.

Le misure eseguite rappresentano il coronamento dell'operazione "Erinni" e scaturiscono dalla richiesta della DDA di Reggio Calabria di rinnovo delle misure cautelari disposte nei confronti dei 20 indagati destinatari del fermo eseguito lo scorso 26 novembre. Nell'ambito dell'indagine, inoltre, sarebbero stati acquisiti ulteriori elementi di reità nei confronti di altri indagati, 4 donne e 2 uomini, che non erano stati sottoposti al fermo. Per questi sei le accuse sono a vario titolo di appartenenza alla cosca "Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo"; riciclaggio di denaro di provenienza delittuosa e dissimulazione della reale pertinenza dei beni costituenti prodotto diretto ed indiretto delle attività illecite poste in essere, al fine di eludere l'applicazione della normativa in materia di prevenzione patrimoniale; il contributo prestato per aiutare l'allora latitante Domenico Polimeni a sottrarsi all'esecuzione della pena, fornendo supporto logistico anche ai congiunti dello stesso, accompagnandoli a fargli visita.

I sei destinatari dell'ordinanza sono: Domenico Polimeni, Luca Pepe (questi due già detenuti per altra causa), Francesca Mazzagatti, Maria Chiara Condina, Silvana Attenni e Antonino Feliciano. Domenico Polimeni, allora latitante, fu catturato il 14 luglio 2012 a Fiumefreddo Bruzio. Luca Pepe fu arrestato il 21 febbraio 2013 a Pomezia assieme al cugino, in flagranza per produzione e traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione di munizionamento. Polimeni è accusato di associazione mafiosa, Pepe risponde anche di concorso in detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina, aggravati dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso. Le quattro donne arrestate sono: Silvana Attenni, Maria Chiara Condina, Francesca Mazzagatti e Antonina Feliciano.